Pecco Bagnaia ha gli occhi pieni di gioia dopo il 1° posto in qualifica e in gara Sprint: “Il test di Misano ha risolto molti dei problemi”
È un sollievo, un’emozione ed una gioia rivedere lì il tre volte campione del mondo che tanto ha fatto sognare l’Italia: Pecco Bagnaia torna ad essere il vero Pecco Bagnaia, guidando da fenomeno e conquistando pole position e vittoria della Sprint a Motegi.
Ecco le parole di Pecco Bagnaia a Sky: “Sono molto orgoglioso di questa giornata e della mia squadra: da Misano siamo riusciti finalmente a trovare una quadra. Qui non abbiamo praticamente toccato nulla. Ieri pomeriggio abbiamo avuto un po’ di sfortuna all’inizio del turno, ma poi tutto ha funzionato bene. La pole e la gara con questo ritmo mi mancavano tanto.
È un peccato non esserci arrivati prima, perché il mio campionato sarebbe stato totalmente diverso. Però bisogna guardare avanti: sappiamo su cosa abbiamo lavorato e questo è fondamentale. Per il mio umore questo risultato è fantastico, non perché avessi smesso di crederci – ho sempre detto che, nel momento in cui fossi stato messo nelle condizioni giuste per spingere, sarei stato davanti. Questo weekend è la prima volta che mi sono sentito veramente competitivo. La gara è stata tiratissima e bellissima: peccato solo per Marc che è rimasto imbottigliato all’inizio, altrimenti sarebbe stata una lotta, ma sono estremamente felice.
Prima di arrivare qui, parlando con la squadra, avevo detto che se non fossimo riusciti a risolvere i nostri problemi sarebbe stato un incubo. Fortunatamente il test di Misano ci ha risolto molto, quasi tutto. Questo weekend sono tornato a guidare in modo più comodo: lo si è visto dalla pole e dal modo in cui riesco ad aggredire le curve in staccata. Chi merita questo risultato sono le persone che mi sono state vicine e soprattutto la squadra, che ieri sera ha fatto tardi per darmi due moto più simili possibile.
Probabilmente si poteva arrivarci prima, ma nei momenti più difficili si tirano fuori le cose migliori. I test che abbiamo avuto quest’anno, dopo Jerez e Aragón, erano arrivati in un contesto positivo: a Jerez ero arrivato terzo e andavo forte, ad Aragón ero a due secondi dalla vittoria. Ci concentravamo su altri dettagli. Adesso invece abbiamo scelto un’altra via, diversa da quella seguita fino a ora, e ha funzionato perché sono tornato a guidare come so fare.”