Allarme rosso in casa Hyundai con questi modelli popolari anche in Italia che hanno molti problemi. Bisogna correre in officina, al più presto.
Tra le case che stanno conoscendo la maggiore crescita sul mercato europeo, si parla spesso di cinesi e giapponesi ma nessuno prende mai in considerazione il vero elefante nella stanza. In Corea del Sud, paese dove il settore dell’auto è stato tenuto in grandissima considerazione da chi governa e dirige gli investimenti, ha conosciuto una crescita tecnologica e numerica a dir poco straordinaria.
Marchi come KIA ma soprattutto Hyundai hanno visto aumentare molto le loro vendite. In Italia per esempio 2023 e 2024 sono stati periodi molto positivi per l’azienda con la H argentata, con una crescita delle immatricolazioni che dopo il record di 49.000 unità – in Italia – del 2023 tiene il brand stabilmente ai primi posti della top 50 dei marchi che vendono meglio.
La casa coreana ha raggiunto questo risultato grazie a nuove tecnologie – come la gamma elettrica IONIQ o le versioni sportive N delle sue vetture – ed anche grazie ad una costante attenzione alla fase produttiva delle sue auto, rinomate per qualità e affidabilità. A volte però, possono comunque sfuggire dei dettagli in fase di produzione. Proprio ciò che è successo con questi modelli.
Allarme, richiami in casa Hyundai: i modelli coinvolti
I richiami su un modello di automobile possono essere ordinati dal Rapex, dalla NHTSA o da qualsiasi altro organo deputato a vigilare sulla sicurezza stradale di un paese ma spesso vengono chiamati dalla stessa casa produttrice che ha messo in vendita un modello, quando questa si accorge che un’auto ha dei difetti. E’ successo anche con Hyundai che, nonostante la sua enorme attenzione in questo campo, pare aver tralasciato qualcosa di vitale di alcune vetture.
Anche la popolare i20 coinvolta nel richiamo (Hyundai Media) – www.GP.Kingdom.it
Almeno 17.947 automobili con marchio Hyundai in tutta Europa, Spagna e Italia comprese, potrebbero soffrire, secondo la casa e le autorità europee che hanno collaborato per comprendere l’estensione del problema di un difetto alla pompa del carburante. Non si tratta di una cosa da prendere sotto gamba, dato che un difetto simile può portare l’auto a non avviarsi proprio.
Il richiamo 51DT07 come è stato categorizzato dall’Unione Europea riguarda un lotto di Hyundai i20 e del crossover Hyundai Bayon prodotte tra il 1 aprile 2021 ed il 3 dicembre 2022 ed un altro di Hyundai i20N prodotte tra il 1 giugno 2021 ed il 4 gennaio del 2023. Chiaramente i proprietari saranno tempestivamente informati del problema tramite mail o chiamata dalla casa produttrice, in ogni caso, se avete un’auto prodotta in questo periodo, massima allerta.