Carlo Vanzini, storico telecronista di Sky Sport, ha commentato il weekend nero della Ferrari: “Ecco cosa fece Jean Todt”
C’è grande delusione in casa Ferrari, e non poteva essere altrimenti dopo un Gran Premio di Singapore decisamente sotto le aspettative. Poco entusiasmo e tanta preoccupazione: anche Carlo Vanzini, telecronista di Sky Sport F1, ha voluto dire la sua nei confronti degli uomini che lavorano per il Cavallino Rampante.
Così la voce della Formula 1 in Italia ha parlato sul suo canale YouTube: “Ricordo che in passato Jean Todt fece togliere i televisori: era il 27 giugno 1998 a Magny-Cours. Io c’ero, cercavo il modo di vedere la partita tra Italia e Norvegia, valida come ottavi di finale del Mondiale di Francia ’98. In Ferrari, via tutti i televisori: nel garage, negli hospitality, nel motorhome di piloti e ingegneri. Nessuna distrazione. Tutti dovevano pensare a far andare la macchina il giorno dopo.
Quel giorno la Ferrari chiuse seconda con Schumacher dietro Häkkinen, ma il giorno successivo arrivò l’1-2. Era un approccio molto gerarchico, molto rigido. Allora nessuno fumava fuori dal garage, c’era una tensione palpabile: se un giornalista si avvicinava a un meccanico, il meccanico si allontanava.
Quella parte forse era esagerata. Io, ad esempio, oggi mi trovo spesso e piacevolmente a parlare con i meccanici: parliamo delle nostre cose, dei figli, degli hobby. Però era un approccio completamente diverso…”
Vanzini: “Ferrari ha festeggiato un compleanno, vien da chiedersi che hanno da celebrare…”
Poi, il commento su quanto accaduto sabato sera:“Sabato, dopo una qualifica così, Ferrari ha festeggiato un compleanno: certo, fa squadra festeggiare un compleanno. Ci sta all’interno di un team, ma ti vien da chiederti: ‘Ma cosa hanno da festeggiare?’.
Non vedevo gente arrabbiata, gente che ha fame, ma anche come se ci fosse paura. Paura di perdere il posto, troppe voci, troppa incertezza. Se uno ha sicurezza del proprio ruolo e del proprio valore, perché dovrebbe sentirsi destabilizzato? Una delle più grandi forze dei grandi manager è proprio sentirsi in discussione. Svegliarsi sentendosi in discussione e andare a dormire dopo aver fatto di tutto per meritarsi la fiducia.
La mia sensazione è che ci sia un’assuefazione al risultato negativo. Un po’ come dire ‘vabbè, siamo così, che ci possiamo fare’. Ma non è questo lo spirito. Questo weekend, Leclerc ha alzato la voce, e credo che questo non possa non portare a un incontro generale, completo, di tutto il team di Formula 1 della Ferrari. Serve guardarsi negli occhi e prendersi le proprie responsabilità. Davanti a tutti, non solo ai vertici.”
Conclude poi Vanzini: “La Ferrari ha fatto 40 punti dal ritorno dalle ferie estive: meno della metà di Red Bull, la metà di Mercedes e McLaren. È un ritmo più vicino a quello di Williams o Racing Bulls. L’anno scorso, nel post-vacanze, la Ferrari era la squadra che aveva fatto più punti di tutti. Quest’anno, invece, è tornata a lottare con il centro gruppo…”
