La casa romena rivoluziona ancora una volta il mercato: il nuovo modello che sembra una Kei-Car giapponese.
Il marchio del Gruppo Renault ha presentato un’auto davvero interessante, pronta a rivoluzionare ancora il settore delle auto low cost. La Dacia Hipster Concept si presenta come una vera e propria svolta nel mondo della mobilità urbana elettrica, segnando un punto di riferimento nel segmento delle minicar. Dopo il recente rinnovamento della gamma Dacia, la casa automobilistica romena ha infatti alzato l’asticella, proponendo un veicolo che non solo ridefinisce l’idea di city car elettrica, ma ne amplia anche le potenzialità in termini di funzionalità e design.
Con dimensioni estremamente compatte – 3 metri di lunghezza, 1,53 metri di altezza e 1,55 metri di larghezza – la Hipster Concept si distingue per la capacità di ospitare quattro posti veri, un risultato notevole per una vettura di queste dimensioni. Il bagagliaio modulabile, che spazia da 70 a 500 litri, è un ulteriore elemento che testimonia l’attenzione di Dacia verso l’utilizzabilità quotidiana, rispondendo alle esigenze di una clientela urbana sempre più dinamica e attenta alla praticità.
Romain Gauvin, responsabile Advanced Design ed Exterior Design di Dacia, ha dichiarato che questo progetto rappresenta “il lavoro più Dacia a cui abbia mai partecipato”, paragonandolo per impatto sociale al lancio di Logan vent’anni fa. L’obiettivo dichiarato è stato quello di creare un veicolo che oggi non esiste, capace di coniugare sostenibilità, accessibilità e innovazione.
Un’auto ridotta all’osso!
La Dacia Hipster Concept si presenta come un solido blocco posizionato su quattro ruote alle estremità, senza sbalzi anteriori o posteriori, una configurazione che ottimizza lo spazio interno e la manovrabilità. Il frontale si caratterizza per un design lineare con fari integrati e puliti, mentre il portellone posteriore si estende per tutta la larghezza del veicolo e si apre in due parti, facilitando l’accesso al vano di carico.
Un aspetto molto interessante del progetto è l’adozione di materiali innovativi come lo Starkle, una plastica riciclata sviluppata dai tecnici Dacia, utilizzata per le protezioni laterali. Questa scelta non solo rafforza la robustezza dell’auto, ma sottolinea l’impegno del marchio verso la sostenibilità ambientale. Inoltre, gli ski anteriori e posteriori, tinti in massa, aggiungono un ulteriore livello di protezione senza appesantire l’estetica complessiva.
L’essenzialità è un principio guida nel design della Hipster Concept: un esempio emblematico è la sostituzione della tradizionale maniglia esterna della portiera con una cinghia più leggera e meno costosa, a dimostrazione di come ogni dettaglio sia pensato per contenere i costi senza rinunciare alla funzionalità.
Motore e range
Dacia ha puntato molto anche sull’attenzione al peso, riuscendo a realizzare una vettura più leggera del 20% rispetto alla Spring, uno dei modelli elettrici più noti del marchio. Questo contribuisce a migliorare l’efficienza energetica e a garantire una guida più agile e reattiva.
Sebbene al momento non siano stati comunicati dati precisi sull’autonomia, la casa romena assicura che la Hipster Concept è pensata per soddisfare le esigenze di spostamento quotidiano tipiche della mobilità urbana, con la necessità di ricaricare solo due volte alla settimana. Si tratta quindi di un veicolo che punta a rispondere alle esigenze reali di chi utilizza l’auto per brevi tragitti in città, con un occhio di riguardo alla praticità e alla sostenibilità.
Dacia Hipster, piccola, essenziale, pratica! (Dacia) – www.GP.Kingdom.it
All’interno, la presenza di 11 punti di fissaggio YouClip distribuiti tra plancia, pannelli delle porte e bagagliaioevidenzia la volontà di offrire soluzioni modulari per l’organizzazione degli spazi, elemento di grande utilità nelle auto compatte.
La Dacia Hipster Concept si pone quindi come un progetto ambizioso, capace di riscrivere le regole del segmento delle minicar elettriche, con un approccio che coniuga design essenziale, materiali sostenibili e attenzione alla funzionalità quotidiana.