Ci sono casi in cui sarà possibile fare ricorso contro una multa ricevuta per alcune specifiche infrazioni al Codice della Strada. Se il vigile dovesse fare questi errori, l’annullamento sarà possibile. Ecco tutti i dettagli in merito.
Violare il Codice della Strada avrà delle conseguenze importanti per chi commetterà l’infrazione. Il prontuario sulle norme stradali obbliga gli utenti a rispettare tutte le regole, in modo tale da garantire sicurezza a sé stessi e a tutti gli altri utenti presenti in strada.
Le sanzioni amministrative applicate variano in base all’effettiva gravità dell’infrazione commessa al volante. Si potrà andare da multe abbastanza “economiche” fino ad arrivare a pesanti sanzioni, con l’aggiunta anche di punti tolti dalla patente e alla sospensione o revoca del documento nei casi più gravi.
In questo testo, però, non vogliamo parlare in modo generale di questo argomento, bensì soffermarci su un aspetto che in pochi conoscono. In alcuni casi, infatti, il verbale scritto dal vigile potrebbe essere contestato dall’utente che ha commesso una specifica infrazione del Codice della Strada. Per quale motivo? Quando sarà possibile procedere al ricorso per farsi annullare la contravvenzione? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Hai ricevuto una multa scritta in questo modo dal vigile? Annullamento possibile
Se hai ricevuto una multa per una violazione del Codice della Strada, è possibile in alcuni casi non pagare la contravvenzione. Potrebbe sembrare strano il tutto, ma esistono casi di verbali scritti in modo sbagliato dal vigile di turno che potrebbero portare all’annullamento della multa. Ecco tutti gli ulteriori dettagli.
Un verbale potrebbe essere stato scritto in modo frettoloso dal vigile, con una grafia illeggibile e con diversi errori nella compilazione. Per esempio, potrebbero essere stati omessi alcuni dati, come la data, il giorno e l’ora. Inoltre, potrebbero mancare la descrizione effettiva della violazione o la firma dell’agente.
Chiariamo che non tutti gli errori porteranno all’annullamento della sanzione. In Italia, però, di recente sono stati accertati molti casi giurisprudenziali che hanno portato all’effettivo annullamento della multa. Per esempio, gli errori riportati sulla targa del veicolo hanno portato all’annullamento di molte sanzioni da parte della Corte di Cassazione.
Incongruenze nella date e negli orari, mancanze di altri elementi essenziali e presenza di caratteri illeggibili o troppo piccoli sono solo alcuni dei motivi che hanno permesso all’utente di non pagare la sanzione. Nel caso in cui si dovesse ritenere di aver ricevuto una multa scritta male o con la presenza di notevoli errori o incongruenze, allora sarà possibile rivolgersi a un consulente di tipo professionale che potrà consigliare se sia il caso di procedere con il ricorso oppure no.