furgoni diesel elettrici

Meglio i furgoni elettrici o a diesel per lavorare? Finalmente lo sappiamo

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Scritto da Francesca Testa

11 Ottobre 2025

L’analisi mette a confronto il costo totale di possesso (TCO) dei veicoli commerciali elettrici e diesel.

I furgoni elettrici si confermano una scelta strategica ed economica per le flotte commerciali italiane, secondo l’ultimo studio pubblicato da Motus-E, l’associazione che promuove la mobilità elettrica nel nostro Paese. L’analisi mette a confronto il costo totale di possesso (TCO) dei veicoli commerciali elettrici e diesel, dimostrando come, nel medio termine, i mezzi a batteria risultino più convenienti, con un risparmio che può superare il 20%.

Il risparmio economico dei furgoni elettrici a sei anni

Secondo la ricerca aggiornata al 2025, l’acquisto di un furgone elettrico rappresenta un investimento iniziale più oneroso rispetto a un modello diesel, con un prezzo mediamente superiore del 59%. Tuttavia, questo gap si colma completamente nel corso dell’utilizzo grazie a costi di gestione sensibilmente più bassi.

La manutenzione ridotta del 37% e i costi energetici inferiori del 61% sono i principali fattori che contribuiscono a questa differenza. A ciò si aggiunge la mancanza di spese per additivi come l’AdBlue, richiesti nei motori diesel, e minori oneri accessori. Nel dettaglio, dopo sei anni di utilizzo, un furgone elettrico può far risparmiare fino a 16.000 euro rispetto a un veicolo diesel equivalente, considerando tutte le voci di spesa: dall’acquisto al rifornimento, dalla polizza assicurativa al valore residuo del mezzo.

L’analisi evidenzia che il costo totale di proprietà non è più un ostacolo per la diffusione dei veicoli commerciali a batteria, soprattutto in un contesto dove gli incentivi statali e le agevolazioni sulle tariffe energetiche giocano un ruolo decisivo. In alcune condizioni favorevoli, il risparmio annuo può raggiungere l’8%, un dato che rende la mobilità elettrica non solo più sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche più vantaggiosa economicamente.

Nonostante i costi in discesa e i benefici chiari, la diffusione dei furgoni elettrici in Italia è ancora frenata dalla carenza di un’infrastruttura di ricarica adeguata. Motus-E sottolinea come la vera sfida per il futuro del trasporto commerciale sia la creazione di una rete capillare di punti di ricarica ad alta potenza, progettati specificamente per furgoni e mezzi pesanti.

Questi punti di ricarica devono essere distribuiti lungo le principali rotte logistiche del Paese, per garantire la continuità operativa e la flessibilità necessaria alle aziende di trasporto. Senza un adeguato sviluppo infrastrutturale, infatti, i vantaggi economici e ambientali rischiano di rimanere parzialmente inespresso.

La transizione verso i veicoli elettrici nei trasporti commerciali rappresenta quindi una sfida complessa che va oltre il solo costo del veicolo, coinvolgendo aspetti strategici come la pianificazione territoriale, le politiche di incentivazione e la collaborazione tra pubblico e privato.

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