Ferrari Lamborghini crisi

Ferrari e Lamborghini a prezzo di saldo: assurdo ma vero, roba mai vista

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Scritto da Francesca Testa

14 Ottobre 2025

Case iconiche come Ferrari, Lamborghini e Porsche si sono trovate coinvolte in un contesto economico difficile.

Nel corso dell’ultima crisi finanziaria globale del 2008, il mercato delle supercar di lusso ha vissuto un periodo di forte contrazione, con vendite a prezzi che oggi appaiono incredibilmente bassi. Case iconiche come Ferrari, Lamborghini e Porsche si sono trovate coinvolte in un contesto economico difficile, che ha drasticamente ridotto il valore delle loro vetture più esclusive. Questa fase storica si conferma oggi uno snodo cruciale per gli investitori e gli appassionati di automobili di alta gamma, soprattutto alla luce delle attuali valutazioni di mercato.

Il crollo dei prezzi delle supercar nel 2008

La crisi finanziaria globale del 2008 ha avuto un impatto devastante su molti settori, compreso quello delle auto di lusso. In quel periodo, modelli leggendari come la Ferrari F50, la F40 e altre vetture delle serie più prestigiose sono state vendute a prezzi che oggi farebbero storcere il naso anche agli investitori più ottimisti. Per esempio, mentre nell’estate del 2025 una Ferrari F50 appartenuta a Ralph Lauren è stata venduta all’asta per 8 milioni di euro, nel 2008 esemplari simili venivano scambiati per cifre ben inferiori: una F50 è stata venduta a soli 533mila euro ad ottobre di quell’anno, e un’altra a 507mila euro tramite RM Sotheby’s. A dicembre, una versione speciale Twin Turbo Koenig Specials F50 è stata venduta a 463mila euro.

Anche la serie delle supercar più iconiche di Ferrari – dalla 288 GTO alla Enzo – ha visto crolli di prezzo significativi. Nel dicembre del 2008, durante l’asta Bonhams di Ginevra, una Ferrari F40 non ha trovato acquirenti poiché l’offerta massima non ha superato i 279mila euro. Oggi, invece, la stessa vettura viene regolarmente venduta per più di due milioni di euro, dimostrando come un investimento in quel periodo avrebbe generato una crescita di valore straordinaria.

Durante la crisi, gli investitori hanno abbandonato i beni ritenuti troppo volatili, come le auto di lusso, per concentrarsi su asset più sicuri e tradizionali. Le supercar sono state viste più come oggetti di svago che come beni rifugio in cui mettere al sicuro i propri capitali. Questo ha causato un calo netto delle quotazioni, con conseguenze evidenti anche per altri modelli di prestigio.

Ad esempio, una Mercedes Benz 300 SL Gullwing del 1956 fu venduta nell’agosto del 2008 per 535.000 dollari, mentre una Koenigsegg CCR del 2004 raggiunse i 639.000 dollari. Entrambe cifre che oggi sarebbero considerate decisamente sottostimate per vetture di tale calibro e rarità.

Questo fenomeno ha segnato un periodo in cui il mercato delle auto di lusso ha perso temporaneamente il suo appeal come investimento, lasciando spazio a una fase di rivalutazione che si è manifestata negli anni successivi.

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