Europa crisi batteria

Nuova stangata alle auto, stavolta anche le elettriche rischiano: che guaio

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Scritto da Francesca Testa

14 Ottobre 2025

Produrre automobili elettriche diventa una croce per gli europei. In questo modo rischiamo di doverci affidare ai costruttori esteri.

La produzione di automobili elettriche su larga scala è una sfida importante, da non sottovalutare e da non prendere sotto gamba: non è certo un caso che costruttori come Tesla abbiano delle apposite gigafactory in cui c’è tutto il necessario per sfornare milioni di vetture ogni singolo giorno, in un sistema rodato quanto complesso e costoso.

Meglio però investire miliardi in un progetto e rifarli pochi anni dopo che trovarsi impreparati di fronte ad una situazione molto sgradevole come, per esempio, quella in cui versiamo noi come europei. Per tanti anni i paesi dell’Unione non hanno investito il giusto in tecnologie rinnovabili, cosa che per esempio ha fatto la Cina, incentivo dopo incentivo. Ed oggi, ne paghiamo lo scotto.

La produzione di automobili elettriche in UE potrebbe diventare molto problematica. Specie perché molti costruttori sono ancora troppo dipendenti da componenti e prodotti che arrivano da fuori il continente. In particolare, un componente su tutti non viene prodotto in Europa a costi sostenibili. E questo sta causando problemi a non finire per i nostri costruttori.

Allarme rosso in Europa, i cinesi ci tagliano i fondi

Secondo la fonte Reuters a partire dall’8 novembre di quest’anno la Cina inizierà ad applicare un controllo maggiore sull’esportazione di terre rare e batterie per auto elettriche, campi in cui il Dragone ha il monopolio assoluto da una parte grazie agli investimenti interni e dall’altra a quelli in Africa dove ci sono importanti risorse di questo tipo. Quanto promesso da Xi Jinping suona come una risposta ai dazi americani.

Vettura a batteria

Batterie al rialzo: i cinesi non ci lasciano tregua – www.GP.Kingdom.it

A pagare lo scotto di questa situazione economica però siamo noi europei più che gli statunitensi che puntano ancora decisamente su petrolio e combustibili fossili: se infatti i produttori di batterie cinesi hanno registrato perdite in borsa dopo questa notizia, va notato che l’UE non è assolutamente indipendente sotto questo punto di vista e paesi come Germania e Francia, stando agli esperti americani, dipendono ancora in larga parte dalla Cina per questi componenti.

Un incontro tra Xi Jinping e Donald Trump è previsto per questo mese e dovrebbe decretare un verdetto a cui noi europei dobbiamo prestare la massima attenzione. Come è successo con la dipendenza dal gas russo che ci ha messo in una posizione molto ambigua allo scoppio della guerra russo ucraina, anche questa mancanza di lungimiranza di molti governanti europei rischia ora di essere punita molto severamente.

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