1985 – 2005: 20 anni di F1 per il progetto nato dalla mente di Gian Carlo Minardi, approdato in massima categoria dopo 7 anni di successi nelle categorie minori e dopo aver lasciato alla storia del motorsport nomi di futuri campioni ed eccellenti talenti.
Il 16 Ottobre del 2005 si corse a Shanghai la dicinnovesima ed ultima tappa del mondiale di F1, una stagione segnata dalla brusca interruzione dello strapotere Ferrari durato fino al 2004 e dalla conseguente vittoria del primo titolo iridato di un ancora giovane Fernando Alonso su Renault, E Nando, tra l’altro, fu proprio lanciato nel circus da Minardi nel 2001 al fianco di Tarso Marques e Alex Yoong.
Il 2005 segnò anche la fine progetto figlio della passione puramente romagnola dell’imprenditore Gian Carlo Minardi, il quale, dopo la gestione della cosiddetta “Scuderia del Passatore” e plurimi successi in categorie come la Formula Italia e la F2, nel 1985 compie ufficialmente il grande salto debuttando nel Gran Premio del Brasile del 7 Aprile con le monoposto di Pierluigi Martini e Adrìan Campos.
Da lì 20 anni senza podi nè vittorie, anni dove non fu mai possibile competere al vertice. Ma, allo stesso tempo, dove la scuderia faentina ha cementificato il suo status di “palestra” per giovani talenti, facendo di questo aspetto la sua filosofia sportiva.
Alessandro Nannini, Giancarlo Fisichella, Jarno Trulli, Fernando Alonso e Mark Webber sono solo alcuni dei nomi passati per la “scuola di talenti” Minardi che da quel 2005 Paul Stoddart cedette al colosso del marchio Red Bull, arrivato anche come nuovo team ufficiale proprio nel 2005.
Da lì è storia piuttosto recente, dove sotto il nome di Toro Rosso, Alpha Tauri, Racing Bulls e ad oggi Visa Cash App RB… quella filosofia creatrice di talenti non ha mai smesso di essere centrale.
Foto: Marco Isola