F1

“Nessuno si ricorderà più di me”

Era il 12 ottobre 2022, e Sebastian Vettel aveva già annunciato il suo ritiro da qualche mese.
Nel paddock si respirava già un pizzico di nostalgia, per quel gentiluomo che avrebbe presto lasciato la sua Aston Martin ad un suo grande rivale, Fernando Alonso.

Seb si presenta ai microfoni un po’ abbacchiato, ma non è mai stato un pilota particolarmente esuberante. Sorridente sì, scherzoso alle volte, ma sempre nelle righe, sempre con un suo lato introverso e quasi oscuro, difficile da comprendere. Ma, d’altronde, tutti i grandi campioni hanno sempre tenuto nascosto un lato di loro stessi, forse per sembrare invulnerabili o per far sembrare di essere dei “supereroi”, cercando di farci dimenticare che, nonostante le loro gesta eroiche, anche loro sono umani.

“Arriverà un giorno in cui le persone non si ricorderanno più di me, ma non importa. Sarai ricordato fino a quando l’ultima persona che si ricorda di te morirà, poi tutto finisce”.

Uno spunto profondo, non di certo una dichiarazione da pilota, ma più da uomo, come se in un certo senso si fosse già ritirato da settimane, mesi, forse anni. Il timore di essere dimenticati, il timore che nessuno si ricordi dei tuoi traguardi e di quanta fatica hai fatto per ottenerli.

E ancora: “Cerco sempre a trattare le persone con rispetto, o almeno ci provo. Se questo è quello che la gente si ricorderà di me, se il mondo si ricorderà di Sebastian come una persona gentile e buona, allora a quel punto sarò una persona felice”.
Dubbi e riflessioni di un uomo che sa che la sua vita sta per essere stravolta, che la vita di Sebastian non sarà più la stessa, che non sarà più il “bambino cresciuto”

Eppure i suoi timori di Seb, seppur giustificati dalla paura della sua nuova vita, sono completamente sbagliati. Ѐ bastata soltanto una piccola indiscrezione, dove si diceva che Seb avrebbe sostituito Lance Stroll, a far sobbalzare tutti quanti dal divano, speranzosi in un ritorno del quattro volte campione.
Ma siamo certi che questi siano soltanto timori: dalle sue battaglie per l’ambiente fino agli splendidi gesti che lo hanno sempre caratterizzato, Sebastian Vettel è amato da tutti, dai più piccini fino a chi inizialmente lo “odiava” (sportivamente parlando) perchè, soprattutto nel 2011 e nel 2013, ha praticamente raso al suolo la concorrenza.

Ancora oggi, chi parla di Sebastian, lo fa con gli occhi lucidi e con grande, grandissima ammirazione verso un campione che non verrà mai dimenticato, con buona pace delle sue paure emerse in quella fredda giornata d’ottobre.

Fonte immagini: Twitter

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