Stretta sui due modelli di punta di Alfa Romeo. La decisione, sofferta, è stata presa dalla dirigenza del marchio.
La casa italiana Alfa Romeo è stata finora la grande, vera protagonista del rilancio dei marchi premium promosso dal Gruppo Stellantis. L’operazione che doveva includere anche Lancia e Maserati ha per ora premiato solo il Biscione con la prima delle tre case che ha ancora un solo modello sul mercato, la Ypsilon, ed il secondo che non ha fatto grandi passi avanti sul mercato, anzi, sembra in netta crisi.
Il brand di Alfa Romeo invece ha trovato una nuova linfa vitale dopo le batoste subite lo scorso anno come l’addio al mercato di Singapore per vendite insufficienti, grazie ai suoi nuovi modelli. Secondo i dati di mercato, Junior e Tonale fanno la parte del leone nel far risalire le vendite di Alfa Romeo, probabilmente anche grazie al basso prezzo. Restano però da risolvere i nodi legati a Giulia e Stelvio, i modelli di punta della casa.
Nei prossimi anni, già nel 2026 secondo diverse fonti autorevoli, dovremmo avere davanti la nuova generazione di entrambe le vetture, principalmente votata all’elettrico. Alcuni esperti suggeriscono che i due modelli dovrebbero diventare esclusivamente BEV. Una notizia però è arrivata in queste ore, sorprendendo il panorama dell’automotive italiano ed europeo. C’è un clamoroso marcia indietro sulla questione.
Automobili elettriche, anche Alfa Romeo si tira indietro.
La casa italiana ha comunicato che continuerà a vendere le versioni termiche della Stelvio e della Giulia almeno fino al 2027, rimandando di fatto il passaggio ad una gamma totalmente elettrica che sembrava ormai imminente. La decisione segue di fatto la linea presa dai costruttori rivali del brand come i grandi nomi dell’automotive tedesco che, di fronte allo scarso interesse mostrato dai clienti verso questi prodotti, hanno rilanciato il termico negli ultimi mesi.
Stando alle fonti della dirigenza, addirittura l’80% del mercato in alcuni paesi dove Alfa Romeo vende molte auto è ancora termico. Da un lato questa decisione deprimerà chi non vedeva l’ora di provare la famosa Giulia elettrica che dovrebbe arrivare a ben 1.000 cavalli nella versione Quadrifoglio Verde, dall’altro, proprio riguardo questa gamma, possiamo continuare a comprare per qualche anno la variante termica da 510 cavalli, piaciuta molto anche oltre oceano.
In fin dei conti la decisione di Alfa Romeo sottolinea un problema molto più esteso. Le vetture elettriche, vuoi per i costi elevati vuoi per la scarsa fiducia che i clienti hanno in questi prodotti, restano relegate spesso ai margini delle classifiche di vendite. Pochi paesi, tra l’altro extra UE come la Norvegia hanno mostrato di riuscire a portare avanti una transizione ecologica in modo costante.
