Pochi mesi fa la separazione da Red Bull, ora il ritorno di Horner in F1 non sembra impossibile. 1.5 miliardi sul piatto per creare o acquistare un team
Dopo circa 20 anni si è interrotto il vincolo tra la Red Bull e Christian Horner, con i primi che hanno dovuto sborsare circa 80 milioni di sterline. La fine del rapporto Horner-Red Bull ha da subito condotto l’attenzione alla possibile acquisizione dell’ormai ex-Team Principal della squadra austriac,a di un nuovo team, o addirittura i più visionari parlavano della possibilità della fondazione da 0 di una squadra, realtà molto più ambiziosa.
Nelle ultime settimane si è addirittura parlato di un possibile approdo del britannico in Ferrari, ma proprio prima di Austin è stata fatta chiarezza su queste speculazioni. John Elkann, presidente della Ferrari, ha infatti ribadito la piena fiducia in Vasseur e nelle sue ambizioni in ottica 2026.
1.5 miliardi per entrare in F1
Secondo il giornale londinese The Times, l’ex Team Principal Red Bull starebbe cercando di raccogliere un gruppo di investitori pronti a versare una somma di circa 1.5 miliardi di euro per tornare in F1. L’idea sarebbe o quella di acquistare un team già presente nella griglia, oppure di fondare un team da zero, idea molto più ambiziosa, ma Horner ha esperienza e capacità per tale missione. L’idea del britannico è quella di prendere le redini della ipotetica squadra, non solo da azionista, ma con un vero e proprio ruolo, esattamente come in Red Bull fino a pochi mesi fa.
Si parla della possibilità di trattative di Horner con squadre di metà classifica, ma per ora nessuna negoziazione è ufficiale. Entrare come nuovo team è un’idea più ambiziosa e non solo: Stefano Domenicali, il CEO della F1, ha da poco ribadito il fatto che per l’ingresso di una nuova squadra ci sarebbe bisogno di una condizione economica piuttosto favorevole. lo stesso ingresso di Cadillac per il 2026 è stato un processo piuttosto difficile, nonostante le fondamenta solide, perciò per Horner creare un team da zero potrebbe rivelarsi un’impresa non poco complicata.
Foto: Formula 1