Il celebre marchio americano entra nel Circus con un accordo esclusivo con la scuderia di Milton Keynes. Logo in pista e iniziative speciali per i fan brasiliani
È ufficiale: McDonald’s entra in Formula 1 come nuovo partner di Oracle Red Bull Racing. L’accordo, annunciato oggi, prenderà il via in occasione del Gran Premio del Brasile 2025, dove il logo del colosso americano del fast food farà il suo debutto sulle RB21 di Max Verstappen e Yuki Tsunoda.
Una collaborazione dal sapore unico — letteralmente — che unisce due marchi globali, entrambi sinonimo di energia, immediatezza e riconoscibilità. Non si tratterà però solo di un’operazione di branding: il McDonald’s di Avenida Henrique Schaumann, a San Paolo, verrà trasformato in un vero e proprio box Red Bull, con simulazioni di pit-stop, attività interattive e contenuti dedicati al weekend di gara.
“È un onore collaborare con Oracle Red Bull Racing e portare il gusto brasiliano nel cuore del team,” ha dichiarato Ilca Sierra, Marketing Director di McDonald’s Brazil. “Vogliamo offrire esperienze autentiche che fondano il DNA dei nostri marchi: gusto, velocità ed emozione.”
Sulla stessa linea Gabriel D’Angelo Braz, Marketing Director di Red Bull Brazil:
“Red Bull e McDonald’s condividono la stessa missione: creare momenti memorabili per il pubblico. Questa partnership è un modo per dare davvero ‘le ali’ ai fan della F1 e far vivere il GP di San Paolo come mai prima d’ora.”
Per Red Bull, già protagonista di un 2025 acceso dalla battaglia di Max contro le ‘Papaya’, si tratta dunque di un’operazione dal forte impatto mediatico e culturale, capace di consolidare ulteriormente la presenza del team nel mercato sudamericano. Per McDonald’s, invece, è un ritorno nel motorsport dopo anni di assenza, questa volta con un debutto ufficiale nella massima categoria regina.
Una collaborazione “fast”, chiamiamola così, ma con obiettivi chiari: avvicinare il mondo della Formula 1 a quello della cultura pop globale, dove prestazioni, esperienze e divertimento corrono alla stessa velocità.
Foto: Oracle Red Bull Racing