La casa Toyota ha cambiato il modo in cui si presenta l’auto ai clienti. Questa non è nemmeno finita, ci devi pensare tu!
Nel periodo in cui hanno iniziato a circolare le primissime automobili con motore a scoppio a fine 1800 queste venivano chiamate in modo anche un po’ sprezzante “Carrozze Senza Cavalli” in virtù del fatto che, per la loro ancora scarna dotazione di bordo e le ruote a raggi in legno, queste vetture sembravano proprio carrozze con un motore. Ne abbiamo fatta di strada e oggi, le auto sono super accessoriate.
In oltre un secolo di industria automobilistica siamo passati da vetture con un volante, un cambio e poco altro nell’abitacolo a macchine in grado di fornirci la posizione di qualsiasi località ci interessi tramite GPS, farci ascoltare la musica, massaggiarci con sedili appositamente progettati e darci consigli con l’AI che diventa sempre più diffusa e precisa. Forse, abbiamo anche troppi optional, nel nostro abitacolo.
La casa Toyota che è stata pioniera in tanti campi – ha creato la prima automobile ibrida diffusa – ha deciso di invertire questa tendenza e di tornare all'”età della pietra” automobilistica con un progetto davvero assurdo. Questo modello, secondo la stampa britannica, urla letteralmente al cliente “finisci di costruirla da solo”. Ma c’è un motivo se è stata progettata in modo così scarno e minimale…
Costruiscitela da solo!
Il progetto Toyota IMV Origin è stato uno dei tanti ad attirare l’attenzione al Salone di Tokyo ma per i motivi contrari rispetto ad altri: l’auto si presenta come una 4×4 estremamente essenziale, priva praticamente di qualsiasi feature che rende un’auto tale come sportelli, telaio o perfino sedili per i passeggeri. Uno schiaffo in piena faccia ad un’industria automobilistica sempre più votata al futile e alle comodità.
La vettura in realtà nasce proprio con l’obiettivo di essere il più essenziale possibile. Il progetto è destinato ai territori più inospitali del pianeta come l’Africa Sahariana dove sportelli, tetto e qualsiasi tipo di peso a bordo sono solo ostacoli. Il mezzo è così più economico e l’accesso a parti di ricambio costose non è necessario per farlo funzionare. Attenzione però, perché la frase “finitela da soli” è stata davvero pronunciata dalla dirigenza di Toyota!
Il brand ha comunicato infatti che il mezzo verrà presentato in questo stato agli acquirenti ma che è “completo al 70%” e vari kit aggiuntivi after market possono essere aggiunti in seguito, a seconda di mansione e ruolo che il mezzo deve superare e del luogo in cui verrà impegnato. Una sorta di piattaforma minimalista su cui i clienti possono scegliere di costruire il loro veicolo ideale, a costo ridotto e con pochi rischi per l’affidabilità complessiva del mezzo.