Ritorna la 2CV

Citroen 2CV, ritorno nostalgico completato: l’immagine è spettacolare

User avatar placeholder

4 Novembre 2025

Spuntano le prime immagini della nuova Citroen 2CV: sta arrivando nei prossimi anni, è un capolavoro.

La Citroën 2CV, icona della mobilità popolare del dopoguerra, sta per tornare in una veste completamente rinnovata e al passo con i tempi: quella di un veicolo elettrico compatto e accessibile, destinato a rivoluzionare il mercato europeo delle city car. Il progetto, confermato da fonti interne al gruppo Stellantis e da recenti dichiarazioni del CEO di Citroën, Xavier Chardon, rappresenta un tassello fondamentale nel programma europeo di democratizzazione della mobilità elettrica, con un lancio previsto entro il 2028 e un prezzo di vendita stimato intorno ai 15.000 euro.

La leggendaria 2CV è stata prodotta in oltre 5,1 milioni di esemplari tra il 1948 e il 1990, diventando un simbolo di semplicità, affidabilità e accessibilità. Progettata originariamente nel 1936 con il nome in codice TPV (Toute Petite Voiture), aveva l’obiettivo di offrire un’auto economica, capace di trasportare quattro persone e 50 kg di bagaglio a una velocità massima di 50 km/h, con consumi ridotti attorno ai 3 litri per 100 km. La sua caratteristica sospensione morbida le consentiva addirittura di attraversare un campo arato trasportando un cesto di uova senza romperne nemmeno uno, testimoniando l’ingegnosità tecnica di un’epoca.

Oggi, invece, Citroën si prepara a reinterpretare questo spirito pionieristico nel contesto della nuova categoria di veicoli elettrici che l’Unione Europea sta definendo: le E-Car. Questi veicoli, che si collocano a metà strada tra i quadricicli elettrici come la Citroën Ami e le auto di segmento A, sono pensati per garantire mobilità elettrica a costi contenuti, grazie a normative semplificate in termini di sicurezza e depolluzione.

Il progetto E-Car, le sue caratteristiche tecniche

L’iniziativa europea mira a definire una categoria di veicoli elettrici accessibili e sostenibili, con limitazioni precise su dimensioni, peso e potenza. Le E-Car dovrebbero avere dimensioni massime di circa 3,80 metri di lunghezza, 1,70 metri di larghezza, un’altezza di 2 metri e un passo di 2,20 metri, con un peso massimo di 1.000 kg incluso il pacco batteria. La potenza sarebbe limitata a un picco di 68 cavalli, mentre l’equipaggiamento di sicurezza attiva, noto come GSR 2, sarebbe parziale per contenere i costi.

Queste caratteristiche ricordano molto da vicino le famose kei car giapponesi, veicoli compatti e funzionali che rappresentano da decenni un modello di mobilità urbana praticabile e a basso impatto ambientale. La futura 2CV elettrica si inserirebbe pertanto in un segmento strategico e innovativo, proponendo una mobilità elettrica realmente democratica.

Nuova utilitaria Citroen
La 2CV vicina al ritorno (Facebook) – www.GP.Kingdom.it

Nonostante la forte ispirazione alla storica 2CV, Citroën ha chiarito che la nuova E-Car non sarà una semplice reinterpretazione estetica vintage. Xavier Chardon ha sottolineato come il progetto punti a un’accurata definizione tecnica più che a un revival nostalgico: “Non sarebbe un revival. Ciò che mi interessa è il capitolato tecnico”, ha dichiarato, evidenziando l’esperienza maturata nel settore grazie al suo recente passato in Volkswagen.

Il modello si collocherà nella gamma tra la Ami, dedicata alla micro-mobilità urbana e la ë-C3, la compatta elettrica di Citroën dal prezzo superiore ai 23.000 euro. La nuova vettura sarà dunque un’erede ideale della Citroën C1, la citycar prodotta fino al 2022 in collaborazione con Toyota e Peugeot, e punterà a un prezzo decisamente competitivo, intorno ai 15.000 euro, per sfidare altri modelli elettrici di segmento A già presenti o in arrivo sul mercato. Secondo indiscrezioni, la piattaforma su cui sarà costruita la nuova E-Car potrebbe essere condivisa con altri marchi del gruppo Stellantis, come Peugeot e Fiat, ampliando così la portata commerciale del progetto e ottimizzandone i costi produttivi.

Se queste premesse verranno rispettate, la nuova generazione di automobilisti europei potrà avvalersi di un veicolo che unisce l’eredità di un mito dell’automobilismo a una visione moderna e concreta della mobilità sostenibile.

×