Dal ritiro di Zandvoort Lando Norris ha decisamente cambiato marcia recuperando quasi 60 punti nei confronti di Oscar Piastri.
Gli ultimi due weekend di gara (Città del Messico e Sao Paulo) hanno messo in luce la stella di Lando Norris. Il pilota britannico della McLaren, criticato più volte a causa della presunta pochezza di personalità, ha risposto da fuoriclasse prendendosi la vetta della classifica con 24 punti di vantaggio nei confronti di Oscar Piastri, quando mancano tre gare alla conclusione della stagione. Lo slancio di Norris ha permesso all’inglese di mettere a tacere anche i più scettici ed il Mondiale, ora, è davvero vicino.
Tutto è partito dal ritiro di Zandvoort, momento in cui Lando sembrava aver perso la sua corsa al titolo iridato precipitando ad oltre trenta punti dal compagno di squadra. Da lì la risalita come sottolineato dalle parole dello stesso Norris: “C’è sempre gente là fuori che cerca di abbatterti, immagino sia abbastanza normale. Quando sei su un grande palco ci sono tante persone che parlano e cercano di influenzare gli altri. Persino gli applausi e i non applausi, li senti. Non è la cosa più bella, ma penso di aver fatto un buon lavoro negli ultimi mesi.”
La chiave è stata quell’isolamento: “Mi interessava molto il punto di vista delle persone, come vengo rappresentato e ciò che si dice di me sui media. All’inizio dell’anno mi preoccupavo troppo di questo, e probabilmente non mi stava aiutando. Ho imparato a gestire meglio le cose, non fregandomene, ma trovando un equilibrio. Tengo sempre a fare una buona impressione, non voglio mai essere maleducato, ma ho imparato a essere sincero con me stesso, a fidarmi di me e a dire ciò che penso.”
Ma la classifica non deve ingannare, il traguardo è ancora lontano: “Questo è solo un altro weekend in cui sono venuto per provare a vincere e ottenere il maggior numero di punti possibile. Ci sono riuscito, ma non credo sia un punto di svolta. Sono solo risultati importanti, esattamente ciò per cui lotto ogni giorno. Sono molto contento, ma la strada è ancora lunga. Non ha senso essere troppo felici o emozionati per ora.”