Andrea Stella attacca Red Bull in seguito alla sostituzione della propria Power Unit nel weekend scorso in Brasile
Nuovamente loro, Woking e Milton Keynes. L’attacco diretto di Andrea Stella è solo l’ultima pagina di un libro incompleto e infinito di accuse reciproche tra McLaren e Red Bull, soprattutto in questo 2025 da lotta al titolo Mondiale.
Questa volta il tema, come in realtà spesso accade, è il cambio della Power Unit apportato da Red Bull in regime di parco chiuso dopo le qualifiche del sabato sulla monoposto di Max Verstappen.
L’attacco di Stella a Red Bull: “Cambio motore deve rientrare nel budget cap”
Andrea Stella, nel post gara del GP del Brasile, si è dunque così espresso mettendo in dubbio la mossa Red Bull: “A dire il vero, questi cambi di power unit mettono alla prova i regolamenti. Sarà interessante capire se il costo di questo motore rientra nel budget cap o meno”.
“Se il motore è stato cambiato per motivi di performance, dovrebbe rientrare nel cost cap. È anche una delle ragioni per cui noi non lo abbiamo fatto, perché finirebbe nel cost cap”. Le parole in difesa del team e l’attacco frontale a Red Bull non è certamente una casualità, soprattutto in un momento così delicato della stagione.
Poi un commento tecnico sui nuovi motori in dotazione ai team: “Non so come funzioni per Honda, ma in generale questi motori non mostrano molto degrado con il chilometraggio“.
Infine un’ultima riflessione su Honda: “Normalmente non si cambia un motore accettando una penalità o una perdita di posizioni, perché la performance recuperata non compensa davvero le posizioni perse. Ma, come dico, non sono sicuro di come funzioni la degradazione della potenza per Honda”.
Foto: McLaren, Oracle Red Bull Racing