Aldo Costa protegge Hamilton dopo la prime 21 gare in Ferrari, ecco il suo parere sul pilota inglese.
Aldo Costa, ex DT della Ferrari e della Mercedes, ha detto la sua sulle prestazioni di Lewis Hamilton nella sua prima stagione vestito di rosso. Per l’ingegnere Lewis deve essere consideato centrale nel progetto, altrimenti…
‘In un intervista per TopSpeedBlog, l’ex direttore tecnico della Scuderia e della Mercedes, ha detto la sua sul primo anno di Lewis Hamilton in rosso: “Lewis è un inglese-inglese, ha solo sempre lavorato in Inghilterra. Come me che sono italiano e non avevo mai lavorato all’estero. I primi mesi per Lewis saranno stati durissimi per ritrovarsi con i meccanismi, per inseguire la competitività.”
“Lewis è una persona che ha bisogno di lavorare con un gruppo abbastanza ristretto di persone, di fidarsi ciecamente di queste persone, il suo ingegnere di pista, il direttore tecnico, il capo progettista e deve sentire che queste persone lavorano con lui per spingerlo a vincere.“
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“Lui è l’alfiere del team e si deve sentire in questa posizione. Se non si sente in una situazione così perde un po’ di prestazione. A lui piace l’idea di essere l’eroe con tutto il team dietro di lui. Capisco che possa aver avuto delle difficoltà anche perché si è trovato un compagno di squadra molto veloce che conosceva la squadra da anni ed era amato e stimato. Con lui bisogna stare molto attenti, stimolarlo, seguirlo” ha continuato.
Inoltre si è concesso di parlare anche di come la rossa proteggesse l’ambiente e i propri membri del team: “Ma a Maranello c’era una struttura che proteggeva il gruppo degli ingegneri senza mai colpevolizzare qualcuno. La Ferrari di quel periodo è stata un modello per tutti e non è un mistero che tante persone uscite da quel gruppo abbiano poi avuto successo”. Basta prendere come esempio James Allison, Ross Brawn ma anche Mattia Binotto che sta risollevando la Sauber. Per non parlare di Costa stesso che dopo i 3 anni a Maranello ha stravinto in Mercedes dal 2011 al 2018.
copertina: Ferrari.com