L’ultimo posto in qualifica per Lewis Hamilton è a suo modo storico. Ma c’è un dettaglio che poteva salvarlo dall’eliminazione in Q1
Le qualifiche del Gran Premio di Las Vegas 2025 hanno riservato grandi emozioni. L’arrivo della pioggia ha sparigliato le carte, ribaltando pronostici e attese. Sul tracciato della Sin City si è consumato un colpo di scena senza precedenti: Lewis Hamilton si è trovato, per la prima volta in carriera, ultimo in griglia dopo l’eliminazione in Q1. Dietro questo risultato non c’è solo sfortuna, ma anche un errore di valutazione che avrebbe potuto cambiare le sorti della sua qualifica.
Lo scenario in Q1
Siamo nella parte finale della Q1, con Hamilton ancora tra i piloti a rischio eliminazione. A complicare tutto, due incidenti (Bearman e Albon) generano bandiere gialle, costringendo i piloti in pista a rallentare. Quando Hamilton transita sulla linea di cronometraggio, la sessione è ancora valida, ma poco dopo viene esposto il semaforo rosso.
Il suo ingegnere di pista, Riccardo Adami, lo sprona via radio a continuare a spingere perché c’è ancora un giro utile a disposizione. Tuttavia, il pilota Ferrari interpreta il semaforo rosso come la fine della sessione e alza il piede, perdendo così la possibilità di completare un ultimo tentativo lanciato.
Il nodo della questione è stato il fraintendimento tra la linea di cronometraggio e quella del semaforo: il rosso è comparso dopo che Hamilton aveva già superato la linea valida per iniziare un nuovo giro. La vicinanza tra le due linee può averlo tratto in inganno, ma resta un errore di valutazione decisivo. Con ancora un giro a disposizione, Hamilton avrebbe avuto la possibilità di uscire dalla zona calda della classifica e approdare in Q2.
Partire ultimo cambia radicalmente le carte in tavola. Hamilton è ora chiamato a rimontare, ma la posizione proibitiva di partenza rischia di vanificare un weekend che, fino a quel momento, avrebbe potuto rappresentare un passo avanti per Ferrari, dopo il disastro di Interlagos.
Foto: Scuderia Ferrari HP