La casa di John Elkann e Oliver Francois sotto attacco per la vettura. Il nuovo modello non è ancora stato perfezionato, i clienti si sanno lamentando parecchio.
Un tempo, FIAT era conosciuta come la casa italiana per eccellenza e in generale, quella dal tasso di vendite più alto nel nostro paese. Un record che le varie 500, Bravo, Tipo e Ritmo hanno portato a casa anche grazie ad una reputazione estremamente positiva sotto l’aspetto di prestazioni, affidabilità e qualità costruttiva. Negli anni l’approdo di nuovi marchi low cost e problemi con alcuni modelli, però, hanno messo in crisi questo status del marchio italiano.
L’azienda italiana ha affrontato momenti duri anche per via di polemiche dei clienti sui motori 1.3 Firefly e Pure Tech che non sempre si sono rivelati affidabili, emblematico il caso del sistema con cinghia a bagno d’olio che ha causato così tanti richiami da spingere Stellantis a creare un kit di conversione per il motore. Tutti elementi che, uniti alla concorrenza serrata, mettono FIAT alle strette in un mercato molto competitivo.
L’ultima notizia prova che in questi anni, è sempre il motore il tallone d’Achille delle vetture torinesi. Anche il motore di uno degli ultimi modelli – in ordine cronologico – presentati dalla casa ha gravi difetti. O almeno, i clienti e gli esperti hanno riscontrato questo. Non si tratta però di problemi di affidabilità, bensì di un’altra perplessità che non ci si aspetterebbe, dalla casa che ha prodotto la Uno Turbo.
FIAT ci ricasca, il motore va male…
La casa italiana ha di recente rilanciato la FIAT 500 Hybrid, il giusto compromesso tra il modello elettrico e quello termico del marchio per chi vuole seguire una transizione ecologica…senza sbilanciarsi troppo! Un motore ibrido consente di inquinare meno e consumare poco ma senza rinunciare all’autonomia che questo tipo di vetture garantiscono. Il tutto al prezzo di 19.900 € per il modello Pop.

Anche se la 500 Hybrid deve ancora iniziare a farsi vedere per le strade italiane però, l’azienda ha già ricevuto dubbi e critiche da potenziali acquirenti e riviste specializzate: il suo motore ibrido di tipo 3 cilindri aspirato da 999 cc per 65 cavalli è stato già considerato troppo fiacco per i viaggi in autostrada. In effetti, la cilindrata è da moto ma le prestazioni sono degne della vecchia 500 con 16 secondi per staccare da 0 a 100, quando il modello storico degli anni 90 ne impiegava circa 18. Non un grande risultato!
Ora, prima di iniziare a criticare l’auto bisognerebbe quanto meno provarla e soprattutto, nessuno ha detto che una citycar low cost debba superare i 100 chilometri orari per forza, visto anche che molte città italiane introducono la zona 30 per ridurre gli incidenti in questi mesi. Tuttavia, una guida poco briosa, davanti a rivali più divertenti da guidare, potrebbe sicuramente penalizzare il modello. Vedremo cosa accadrà quando l’auto comincerà ad essere popolare per le nostre strade…