Allarme in MotoGP: il Gran Premio in India è a rischio

di Stefano Zambroni

Questo weekend la MotoGP sbarca in India, in un circuito completamente nuovo e sconosciuto da qualsiasi pilota presente nel campionato mondiale.

Il viaggio dei piloti di MotoGP verso l’India non è proprio iniziato nei migliori nei modi: si sono infatti presentati tantissimi problemi di logistica, i quali hanno visto tantissimi ritardi nei voli dei piloti. Non solo: ci sono molti team che non sono ancora riusciti a partire per raggiungere la meta.

Il Gran Premio d'India in MotoGP sembra essere a serio rischio
Il Gran Premio d’India in MotoGP sembra essere a serio rischio

Tantissimi membri dello staff dei vari campionato mondiale di Moto3, Moto2 e MotoGP, sono rimasti bloccati in aeroporto senza neanche potersi imbarcare per raggiungere il paese che dovrà ospitare la tappa numero tredici del campionato mondiale.

Gran Premio d’India cancellato?

Viste le tantissime problematiche (nei giorni scorsi sono comparse anche pesanti dichiarazioni di Luca Marini sui problemi di sicurezza), attualmente possiamo confermare che c’è il serio rischio che la tappa del Gran Premio d’India possa essere cancellata definitivamente, oppure che venga semplicemente modificato il programma che di solito si spalma su tre giornate, dal venerdì alla domenica.

Oltre ai vari membri dei team, ci sono vari piloti che sono rimasti bloccati in qualche aeroporto sparso in giro per il mondo, tra questi troviamo l’otto volte campione del mondo Marc Marquez, che sembra essersi quasi rassegnato all’idea di arrivare in India poco prima dell’inizio delle prove libere. Tra gli altri piloti che non sono potuti ancora partire troviamo anche gli italiani che partecipano al mondiale Moto3, ovvero Alberto Surra e Filippo Farioli.

I team più in allerta sono senza ombra di dubbio Ducati e Aprilia: le due squadre italiane si sono presentate in giornata con la metà degli addetti ai lavori, fondamentali per lo svolgimento corretto delle attività durante tutta la durata del weekend.

Dunque, possiamo dire che ci sono ancora delle questioni burocratiche abbastanza importanti da risolvere, che dovranno essere discusse entro domani prima dell’inizio delle attività in pista dei piloti, non molto tranquilli vista la situazione generale. Anche perché il “Buddh International Circuit” sarà omologato solamente prima dell’inizio delle attività in pista.

Foto: MotoGP, Ducati Corse

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