Il PRIMO MONDIALE di Lando Norris – La rivincita del ragazzo comune

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7 Dicembre 2025

Un pilota velocissimo e, allo stesso tempo, un ragazzo fragile; Lando Norris conquista il suo primo titolo mondiale.

Lasciarsi trasportare da un momento negativo e assorbirlo a tal punto da renderlo gigante, quasi insormontabile. Come se questo assomigliasse ad una ripida collina, di quelle che appaiono dolci in superficie ed ispide all’interno, nascondendo avversità e dettagli che, in un mondo come quello della Formula 1, appaiono giganteschi senza scomodare microscopi. Ne sono passate di settimane da quando Lando Norris, con il casco ancora per ben saldo in testa, era seduto su una di quelle piccole colline che costeggiano il tracciato di Zandvoort. E’ l’ultimo giro di gara ed è lì ad assistere all’ennesima vittoria del suo compagno di team mentre la sua McLaren lo lascia a piedi, per la prima e unica volta nel corso di un’annata che, si è appena conclusa, quasi nello stesso modo ma con un’oscillazione di emozioni totalmente diversa.

Il PRIMO MONDIALE di Lando Norris - La rivincita del ragazzo comune
Il PRIMO MONDIALE di Lando Norris – La rivincita del ragazzo comune

Mesi dopo Lando Norris ha ancora il casco in testa, lo tiene per dieci minuti per non permettere al mondo di ingigantire le sue lacrime, che però sono di gioia ed è quella più sfrenata possibile, liberatoria e piena di fantasmi che volano via. Ha ancora il casco in testa, giallo per emulare il suo grande idolo Valentino Rossi, conserva ancora gli occhi lucidi nella visiera non strappata perché non serviva tirarla via, vedeva ben chiaro tra le luci artificiali della notte che l’ha visto diventare campione del mondo per la prima volta. Alla settima stagione in Formula 1, come accaduto al suo grande rivale e titanico Max Verstappen, Norris entra nell’olimpo del motorsport prendendosi lo scettro rivoluzionando, allo stesso tempo, l’insensata concezione del campione gradasso e spocchioso.

C’è da essere fieri, della rivoluzione di quel ragazzo comune che, per anni, ha combattuto contro i suoi stessi demoni e la sua tormentata e fragile psiche, messa a dura prova dalle chiacchiere da bar, ora silenzi assordanti e canti festosi per Lando, il campione giusto e con quel sorriso quasi ingenuo che si è affacciato alla Formula 1 sette anni fa. Una seconda parte di stagione che l’ha visto diverso e duro, come se quel casco non se lo fosse mai tolto dall’Olanda in poi, ha accusato il colpo ed è caduto più volte ma poi, nel momento di massimo idillio per Piastri, ha cominciato a scalare chiudendo occhi e orecchie, aprendo le pupille soltanto nel perimetro che delimita l’asfalto dalla ghiaia, che porta inevitabilmente a scindere la gloria da un condizionale inesistente.

Lando Norris esulta dopo la vittoria del suo primo Mondiale
Lando Norris esulta dopo la vittoria del suo primo Mondiale

La vittoria di Norris ha la faccia giusta, quella di un ragazzo di 26 anni che è cresciuto in poco tempo, che è stato costretto a scegliere di discostarsi dalla poca leggerezza che spesso ingloba e fagocita ciò che dovrebbe essere sinonimo di libertà di espressione, i social; ha pensato meno, anzi, ha pensato a se stesso guidando ancora meglio, spingendo oltre i limiti che non pensava di avere, recuperando punti su punti nei confronti del suo compagno di squadra resistendo, poi, all’attacco disperato di un mai arrendevole Max Verstappen, fino all’ultimo metro.

Ed, ora, il casco può essere tolto anche per un solo attimo perché la notte di Abu Dhabi non è mai stata cosi chiara per Norris; cosi luccicante come un trofeo come sogni inevitabilmente da quando cominci ad avere memoria e che, poi, si realizza nonostante tutto e, forse, nonostante se stessi. E’ la vittoria di Lando, la rivincita del ragazzo comune.

Foto: McLaren F1 Team e F1

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Alessio Evangelista

Mi chiamo Alessio Evangelista, nato a Pescara il 17/10/1996.

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