Il giorno dopo Abu Dhabi per Max Verstappen, la vittoria silenziosa 

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Scritto da Letizia Ganci

8 Dicembre 2025

Il 2025 ha consegnato – per la prima volta in carriera – lo scettro iridato a Lando Norris, pilota McLaren classe 1999. Alle spalle del britannico, Max Verstappen – il quale, ha chiuso il suo decimo anno nella categoria regina in seconda posizione sulla Classifica Piloti con un distacco di appena due punti. 

É spesso stato considerato un uomo fuori dal comune, una persona gelida e completamente focalizzata sulla ricerca della perfezione nel proprio lavoro per ottenere sempre il massimo, disposta a tutto pur di riuscirci. Eppure, a chiusura della settantacinquesima edizione di Formula 1, Max Verstappen ha dimostrato la sua umanità chiudendo l’anno con 8 vittorie e 8 pole position.

Una stagione durante la quale, il Mondiale sembrava più lontano che mai per l’olandese che, al termine del primo weekend di gara del 2025 sul circuito di Albert Park, aveva dichiarato come la squadra avesse bisogno di “trovare un po’ più di velocità” e che in Australia, il team soffrisse di qualcosa che avrebbe reso difficile la lotta ai vertici del gioco con la RB21 e dunque, confermando quello che la vettura aveva già mostrato durante i test al Circuito di Jeddah dello scorso febbraio. 

Il giorno dopo Abu Dhabi per Max Verstappen, la vittoria silenziosa dell'olandese.
Il giorno dopo Abu Dhabi per Max Verstappen, la vittoria silenziosa dell’olandese.

Tuttavia, nella seconda parte della stagione, la scintilla di Max Verstappen è tornata a brillare della luce del suo talento, un fuoco che brucia ben oltre le caratteristiche tecniche della sua monoposto e una capacità di riuscire a trovare il limite che permetta di scombinare la regole del gioco a suo favore e facendolo tornare ad essere il protagonista della storia: caratteristiche che, nella storia della Formula 1, pochi possono vantare di aver avuto. Così, ha iniziato a sognare il quinto titolo iridato consecutivo, che gli avrebbe permesso di eguagliare l’unico Michael Schumacher, accorciando la distanza con i due piloti McLaren gara dopo gara, approfittando anche degli errori della Scuderia di Woking.

Per cui, al crepuscolo sul weekend a Yas Marina, arriva il momento dedicato all’analisi dei 24 round che, di volta in volta, hanno permesso di disegnare sulla tela un percorso non lineare; per il quattro volte campione del mondo, il successo al Tempio della Velocità è stato il primo passo nella corsa al Titolo, seguito dall’indescrivibile rimonta sotto la pioggia tra le curve del circuito di Interlagos, dove l’olandese – scattato dalla pit-lane per aver sostituito la power unit della sua RB21 – è riuscito a tagliare il traguardo sul podio. Poi, la vittoria nella magica Las Vegas, dove la giusta mano del banco ha aggiunto la doppia squalifica McLaren, permettendo al trionfo in Nevada di assumere un valore ancor più significativo.

Ecco perché, se lo sguardo va oltre ai numeri e alle posizioni in classifica, si può affermare che Max Verstappen non è da dichiararsi sconfitto, ma un vincitore silenzioso di questa stagione, che porta a casa la vittoria di essere riuscito a credere nel sogno del Mondiale fino all’ultimo curva di Abu Dhabi e aver sempre dato il meglio di sé, ma anche riconoscendo che, almeno per quest’anno, lo scettro iridato va nelle mani del ventiseienne di Bristol, Lando Norris, per la prima volta in carriera.

Foto: Oracle Red Bull Racing.

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Letizia Ganci

25 giri attorno al sole, laureata in Comunicazione e da sempre appassionata di motorsport e scrittura. Dal 2024, parte della redazione di GPKingdom.

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