Sembra una vettura comune ma questa FIAT con un segreto sotto al cofano si lascia dietro molte sportive. Un piccolo missile terra terra low cost.
Il marchio FIAT ha prodotto tante vetture leggendarie, negli anni, ma c’è un campo in cui forse, ha fatto un po’ meno di tanti altri brand italiani che sono diventati famosi proprio grazie a questo tipo di auto: escludendo casi molto antichi come la Mefistofele o rare eccezioni tra cui ricordiamo la FIAT X1/9 o la FIAT Coupé 16V che si possono ben definire auto sportive, l’azienda torinese non si è mai interessata più di tanto a supercar, vetture ad alte prestazioni o simili.
L’azienda italiana ha lasciato quasi sempre ad Alfa Romeo, Maserati e Ferrari il compito di produrre vetture più potenti, tanto più che tutti questi brand sono gradualmente passati sotto il controllo degli Agnelli riempiendo un vuoto di mercato in cui quindi, FIAT non deve lanciarsi con una supercar che porti il suo marchio. Naturalmente, come abbiamo accennato prima, questo non significa che delle FIAT sportive non siano mai venute alla luce.
Negli anni il brand ha saputo fornire ai clienti soprattutto delle hot hatch, le classiche sportive con dimensioni da utilitarie, spesso grazie al preparatore austriaco Abarth che oggi produce una versione sportiva della 500 e della 600 ma che ha messo le mani su tantissimi modelli del brand, negli anni. Uno tra tutti, oggi ingiustamente messo da parte, ruggisce così forte da far impallidire anche un cavallino rampante.
La sportiva che abbiamo dimenticato troppo presto
Conosciuta anche come FIAT Strada negli USA dove venne commercializzata con discreto successo, la FIAT Ritmo è una delle utilitarie italiane degli anni settanta che più sono rimaste nell’immaginario comune per la sua praticità, la solidità e anche le buone prestazioni. Nessuna variante della piccola di casa FIAT però spingeva come la Abarth Ritmo 130TC, un vero missile lungo appena 3,97 metri e pensate meno di una tonnellata a pieno carico.

Nel 1982 la casa italiana decise di dare una scossa alle vendite della macchina con una variante sportiva, nota come 125 che erogava per l’appunto 125 cavalli: non era abbastanza così, poco dopo, arrivò sul mercato anche la 130 TC, un mostro che oggi sarebbe assolutamente illegale già solo per il rapporto peso-potenza e la scarsità di sistemi di sicurezza di bordo! La vettura, per veri guidatori con il sangue freddo, pur pesando pochissimo montava un 4 cilindri da ben 2.0 litri per 130 cavalli arricchito da 2 carburatori di marca Weber, capace di staccare da 0 a 100 in soli 8 secondi e di portare l’auto vicina ai 200 chilometri orari: in pratica, una Uno Turbo arrivata prima del tempo!
La Ritmo 130 TC era un’auto molto potente ma difficile da guidare per un novellino. Ad oggi, è considerata un classico, certo, ma molto meno nota di altre vetture come la Abarth 595 o la Punto GT sebbene non abbia nulla da invidiare a queste ultime, con un prezzo che può superare i 30.000 € se la vettura è in buone condizioni complessive. Una bella hot hatch a buon mercato per impressionare gli amici, in poche parole.