Mototerapia: quando le due ruote regalano un sorriso

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Scritto da Giulia Amari

12 Dicembre 2025

In Italia le moto non sono solo una passione, ma anche una cura: con la legge numero 210 del 16 dicembre 2024 la mototerapia è diventata ufficialmente legge

L’anima del motociclismo va oltre la pista e le gare: non ruota sempre tutto attorno alla competizione, alcune volte è la semplice passione a guidare i piloti nelle scelte. È il caso di Vanni Oddera, esponente e campione di motocross freestyle che ha portato il suo amore per le due ruote all’interno degli ospedali per regalare un sorriso in più.

Mototerapia: quando le due ruote regalano un sorriso
Mototerapia: quando le due ruote regalano un sorriso

Tutto nasce casualmente a Mosca nel lontano 2009. Dopo una delle consuete gare, il pilota ligure si imbatte in un tassista disabile: quell’incontro permette a Vanni di portare avanti una lunga riflessione sulla vita e sulla fortuna. Da quel giorno in poi la sua missione cambia completamente: da motociclista che mirava solo ad essere il più bravo, diventa il precursore e inventore della mototerapia.

La sua battaglia dura anni, ma con il tempo e la volontà riesce a farsi accettare nei reparti ospedalieri, iniziando a regalare sorrisi e spensieratezza a coloro che ogni giorno combattono una dura battaglia. La moto non sostituisce le medicine, ma aiuta a curare l’anima: proprio per questo il 16 dicembre 2024 viene approvata la legge numero 210 (entrata poi in vigore il 17 gennaio 2025), con la quale la mototerapia viene ufficialmente riconosciuta come “terapia complementare  per rendere più positiva l’esperienza dell’ospedalizzazione, per contribuire al percorso riabilitativo dei pazienti e per accrescere l’autonomia, il benessere psico-fisico e l’inclusione dei bambini, dei ragazzi e degli adulti con disabilità.”

Le parole di Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità

Il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli ha dichiarato: Sono convinta che la cura passi certamente dalle terapie, dai medici, dagli ospedali ma che spesso sia indispensabile anche un sostegno emotivo, momenti relazionali e umani che devono far superare la solitudine e assicurare alla persona maggiore dignità per poter affrontare sfide che sono molto complesse e talvolta molto dolorose.”

Il Ministro Locatelli ha poi continuato affermando: “Questo provvedimento inaugura un modello di approccio importante per il riconoscimento anche delle altre terapie complementari quali musicoterapia, arte terapia, clown terapia, terapia con gli animali, che tutti conoscono e che già da tempo affiancano e supportano ospedali, strutture socio sanitarie e altre realtà.”

Ogni terapia complementare contribuisce a garantire quella dimensione umanizzata e più dignitosa della cura e interpreta l’unicità della persona a partire dalle sue emozioni e dal suo diritto di essere felice, anche in contesti ospedalieri, anche in situazioni dolorose e complesse, anche e soprattutto per i bambini che possono godere di un momento di adrenalina, di svago, di un’emozione che determina in loro entusiasmo e stimola la voglia di reagire.

Ecco, sono convinta che anche la situazione più drammatica in cui una persona o la sua famiglia si possono trovare, possa essere meno triste o angosciata o vissuta in solitudine, se c’è la possibilità di avere relazioni, di vivere emozioni, di godere di qualche momento di svago e di potersi rappresentare al di fuori dell’etichetta che una patologia grave, oncologica, rara, degenerativa o una disabilità talvolta possono determinare.”

Per concludere, Alessandra Locatelli ha voluto ringraziare tutti coloro che permettono di portare avanti ogni giorno questo tipo di attività: “Sono sempre di più le terapie complementari che sanno cogliere le esigenze di chi vive un percorso di cura sanitaria complesso, temporaneo o permanente; e sono migliaia le persone che volontariamente si dedicano agli altri, e tantissime le associazioni che con la loro creatività e con impegno riescono a portare un sorriso in più. Grazie a tutti dunque perché siete una parte fondamentale nella vita di tante persone. E grazie a tutte le persone e le famiglie che con la loro forza hanno stimolato tante di queste realtà”.

Foto: Vanni Oddera

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Giulia Amari

Milano, 22 anni | studio lingue e comunicazione digitale | scrivo per GPKingdom | ho un blog di motorsport "Pit Stop Zone" | conduco un programma radio di interviste sportive "Beyond the game"

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