Maurizio Arrivabene, ex TP della Ferrari, ha analizzato la situazione attuale del Cavallino Rampante.
La stagione della Ferrari si è chiusa nel modo più amaro possibile, con la Scuderia di Maranello quarta nella classifica costruttori e senza vittorie all’attivo. Doveva essere l’anno del grande ritorno, complice l’arrivo in grande stile di Lewis Hamilton, ma il sette volte campione del mondo (per la prima volta nella sua carriera) ha chiuso un campionato senza ottenere un podi. Un dato che la dice tutta sulla stagione dell’inglese e su quella del Cavallino Rampante.
Ad analizzare il campionato della Ferrari è stato Maurizio Arrivabene che, nel corso della trasmissione Race Anatomy, ha parlato in questo modo del 2025 della Rossa: “Seguo sempre con il cuore, è una passione irrinunciabile. Sono dispiaciuto come tutti, so bene quanto sia difficile vincere in F1. Mi astengo dai giudizi su chi c’è adesso. Lewis per me non è finito, è ancora competitivo. Però uno come Hamilton te lo metti in casa solo se sei in grado di dargli una monoposto competitiva. Ha bisogno del mezzo giusto per rendere al meglio. Se non ce l’hai, non assumerlo. Leclerc l’ho lanciato io in Ferrari nel 2019, è un grandissimo pilota e lo dimostra sempre. Non ho dubbi, un giorno diventerà campione del mondo. Se con la Ferrari non lo so, ma glielo auguro. Ma sicuramente il campionato lo vincerà”.
Una postilla, poi, sul titolo di Lando Norris: “Complimenti a Norris, magari il titolo poteva vincerlo prima, ma è stato bravo nelle fasi decisive. Sottolineo i meriti del team, la McLaren è stata 26 anni senza mondiale costruttori, 17 senza quello piloti, hanno attraversato il deserto ricreando una mentalità positiva. Ho il rimpianto di non aver lavorato con Stella, mi sarebbe piaciuto, ma lasciò l’azienda prima del mio arrivo”.
