Accade l’impensabile: una casa francese realizza la 500 più economica e confortevole. Le case italiane sono spaventate.
Considerando che le vetture tedesche sono generalmente più costose e imponenti e che Austin ha chiuso i battenti tanti anni fa, lasciando che la Mini diventasse proprio un marchio della teutonica BMW, la sfida per chi produce le super mini più economiche e piacevoli da guidare è da decenni una faccenda a due. Una gara che si combatte tra italiane e francesi, FIAT e Citroen per esempio, o Renault e Abarth.
Noi italiani siamo sempre stati maestri nel produrre auto eccellenti ai due estremi delle categorie: da un lato, supercar, dall’altro, supermini! Vetture come la 600, la 500 o la Punto. I francesi hanno sempre risposto colpo su colpo, con automobili come la 2CV, la Renault 4 o la Diane. Insomma, una sfida sempre aperta che però possiamo vantarci di aver dominato a lungo con la 500 che è ritenuta da molti esperti la vettura più riconoscibile del mondo, essendo apparsa in decine di film, videogiochi e perfino nell’anime Lupin III.
I tempi però cambiano e da anni, Stellantis che controlla FIAT fa i conti con un dato di fatto: la 500 costa troppo per molti clienti – il prezzo parte da 19.900€ senza incentivi, più di Dacia – e banalmente, la entry level diventerebbe la Pandina con un prezzo più basso. I francesi invece stanno tornando alla ribalta. E lo fanno con un brand parte del Gruppo Stellantis, grande ironia della sorte.
Stellantis affronta una “guerra civile”: i clienti preferiranno la transalpina
Il rischio quando tanti marchi che producono automobili simili o magari che condividono tecnologie tra loro fanno parte di un gruppo industriale è sempre quello: una casa potrebbe fare indirettamente concorrenza all’altra. Per la dirigenza, non è tanto un problema, finché i soldi entrano in quelle casse va tutto bene. Per la reputazione ed il prestigio dei brand, invece, è tutta un’altra storia! Guardate cosa succede nel caso del possibile ritorno della Citroen C1!
Prodotta fin dal 2005 ed andata in pensione nel 2022, praticamente ieri, la super mini di casa Citroen ha venduto 1.2 milioni di unità di cui molte proprio in Italia, costituendo una rivale formidabile per praticamente tutte le competitor italiane e straniere. Ora, potrebbe tornare a farlo in un periodo in cui la 500 stenta a decollare nelle vendite: il nuovo CEO di Citroen Xavier Chardon ha infatti comunicato che la strategia del marchio, in un’ottica in cui l’UE premia questo tipo di veicoli potrebbe prevedere il ritorno di una super mini.
L’auto che potrebbe avere altri nomi anche se la stampa la battezza già C1 sarebbe una entry level “pericolosissima” per FIAT considerando che avrebbe un prezzo base sui 15.000 € e che grazie alle super offerte che hanno abbattuto il suo prezzo fino a 6.900 €, la Citroen eC3 ha già polverizzato molti record, risultando tra le auto più vendute in Italia. La nuova C1 – o presunta tale – potrebbe essere lunga appena 3,5 metri, sfruttando l’architettura delle Kei-car giapponesi, risultando magari anche vintage cometa 500. La sfida, idealmente parlando, è già aperta.