Il Corriere dello Sport ha fornito ulteriori dettagli sul caso dei motori Mercedes: la FIA sarebbe stata presa in controtempo e ora si lavora alla ricerca di un compromesso
L’indiscrezione sulla presunta irregolarità dei propulsori Mercedes ha scosso l’ambiente della Formula 1 e lo scandalo, a questo punto, non accenna a placarsi. Secondo quanto emerso, la casa di Brackley avrebbe individuato un modo per aggirare una direttiva tecnica imposta dalla FIA in vista del 2026, ottenendo — stando alle accuse degli altri motoristi — un vantaggio enorme in termini di potenza.
La soffiata di un ingegnere e la corsa contro il tempo
Il Corriere dello Sport ha ricostruito nel dettaglio l’origine della scoperta del presunto stratagemma. Secondo il quotidiano romano, circa sette mesi fa un ingegnere Mercedes, passato successivamente alla Red Bull, avrebbe rivelato ai nuovi colleghi di Milton Keynes la soluzione tecnica adottata dalla casa tedesca per il 2026. A quel punto, Red Bull avrebbe tentato di riprodurre lo stesso sistema.
La differenza tra le due scuderie, sempre secondo il Corriere, risiederebbe nelle tempistiche di sviluppo dei rispettivi progetti. La Red Bull, nonostante il tentativo, riuscirebbe a portare in pista un motore pienamente conforme al regolamento, mentre la Mercedes — che lavora sul progetto 2026 già da oltre un anno — non sarebbe più in grado di intervenire in tempo per riportare il proprio propulsore entro i limiti imposti.
Il quotidiano ha inoltre rivelato che giovedì scorso si è tenuta una riunione di emergenza con tutti i motoristi coinvolti, convocata proprio per affrontare il caso. La FIA, sottoposta alle forti pressioni di Ferrari, Honda, Red Bull e Audi, si troverebbe ora di fronte a una scelta estremamente delicata: vietare a Mercedes la partecipazione al Mondiale — con la conseguenza di escludere anche McLaren, Williams e Alpine, tutte motorizzate dalla casa tedesca — oppure consentirle di correre, esponendosi però al rischio di sanzioni e a contenziosi legali, alla luce delle quasi certe denunce da parte degli altri team.
Esisterebbe anche una terza opzione. Il Corriere dello Sport spiega che il possibile compromesso consisterebbe nel permettere alla Mercedes di competere nel 2026 con l’attuale motore, imponendo però il pieno rientro nei parametri regolamentari a partire dal 2027. Una soluzione che, tuttavia, non incontrerebbe il favore degli altri team, costretti a sopportare un campionato potenzialmente dominato dai motori Mercedes.
Foto: Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team
