Sergio Perez non ci sta e sbotta contro i giornalisti: “A Russell non dicono niente, io al minimo errore vengo accusato”
Non ci sta, Sergio Perez, a ricevere tutte queste critiche, a detta sua dovute all’eccessivo accanimento contro la sua provenienza: il pilota della Red Bull si è infatti aperto duramente contro i media, i quali secondo lui hanno una sorta di “atteggiamento protettivo” soprattutto verso i piloti inglesi.
“Sono fortunato ad essere nato in Messico” ha dichiarato Perez, “ma ciò per i media ha un’influenza negativa notevole”.

“Basti pensare a ciò che è successo nelle ultime settimane: Russell è andato a muro all’ultimo giro a Singapore, eppure nessuno lo ha criticato. Io, al minimo errore, ho migliaia di persone che chiedono la mia sostituzione: questo genere di comportamento accade spesso in Formula 1“, ha concluso Checo, particolarmente infastidito.
I media ultimamente non sono certo stati “gentili” con Perez: messo in cattiva luce anche dal fenomeno Max Verstappen, il messicano ha particolarmente sofferto il confronto con l’olandese, non solo nelle classifiche ma anche mentalmente, tanto da aver avuto bisogno di un mental coach.

Vincere in Messico? Il sogno di Perez
“Dopo il titolo piloti, il mio più grande sogno è vincere in Messico, in mezzo alla mia gente“: così ha chiosato Perez, che ha il grande desiderio di vincere a casa sua, all’Autodromo Hermanos Rodriguez, il prossimo 29 ottobre. Riuscirà a farcela, nonostante la furia di Max Verstappen? Lo scopriremo solo tra qualche settimana.
Foto: Oracle Red Bull Racing