Al termine del gp del Texas, Max Verstappen è stato accolto sul podio da un boato di fischi assordante, ma la sua risposta è da campione
La vittoria numero 50 della carriera per Max Verstappen, avvicinandosi sempre di più ad Alain Prost e Sebastian Vettel, è arrivata. Un traguardo importante, non inaspettato vedendo le sorti del campionato e la piega che ha preso sin da inizio anno. Ma son pur sempre 50, e nel rodeo di Austin (secondo giardino di casa di Sir Lewis) c’è ancor più soddisfazione. La vittoria per l’olandese è giunta dopo una gara lottata contro McLaren e Mercedes, in cui Max ha vinto ancora una volta.
Eppure quello che fa discutere al termine dell’appuntamento texano non è tanto l’ennesimo successo e l’inno olandese, ma ciò che è avvenuto sul podio. Al momento della premiazione infatti, Verstappen è stato accolto da fischi e “boo” assordanti da una parte del pubblico americano, ieri in grande maggioranza in supporto di Ferrari e Hamilton. La domanda è perché allora fischiare? E’ realmente necessario?
La risposta di Max
Non è la prima volta che in F1 avvengano scene così sul podio. L’episodio più nitido e più nella memoria dei tifosi, è sicuramente il podio del Canada 2019, quando il pubblico di fede rossa ha riempito di fischi Lewis Hamilton. In quel caso fu lo stesso Sebastian Vettel a condannare il gesto, puntando il dito non contro l’inglese ma contro la Federazione. In Motogp in numerose circostanze il pubblico ha additato Marc Marquez, soprattutto quello pro-Valentino.
Ritornando ad Austin, Max Verstappen ha accolto con favore i fischi da parte dei fan del Circuito delle Americhe. A confermarlo, alla domanda di Viaplay NL se i fischi fossero fastidiosi, Verstappen ha risposto ridendo: “No, no. Alla fine sono io che porto l’argenteria a casa, quindi per me va bene!” Una risposta che darà ancor più fastidio e che esalta il suo lato “cannibalesco”.
La F1 si sposterà al Gran Premio del Messico il prossimo fine settimana, ed è probabile che si verifichi una situazione simile. Se si aspetta un’accoglienza più ostile all’Autodromo Hermanos Rodriguez, Verstappen ha insistito: “Allora sarò ancora io che porto a casa il trofeo“. Una risposta così non merita ulteriori commenti, ma esalta la personalità di chi campione lo è, e lo sarà ancora.
Foto: Oracle Red Bull Racing F1