ANALISI: Sainz, troppe critiche!

di Stefano Zambroni

Il pilota spagnolo, dopo le qualifiche a Jeddah, sta ricevendo numerosissime critiche e (purtroppo) anche qualche insulto di troppo

Nelle ultime ore si è scatenata l’ennesima polveriera su Carlos Sainz, “colpevole” di aver subito distacchi enormi (circa 5 decimi) da Charles Leclerc in qualifica a Jeddah.
Se però Carlos fatica a stare dietro al suo compagno, non è tanto per demeriti suoi, quanto più per meriti del pilota che ha accanto nel box.

La verità è che Sainz è, come già ampiamente detto, un buon pilota e nulla più. È ingiusto avere le stesse aspettative che si hanno con Charles, che (anche se per qualcuno sarà un’eresia) è uno dei migliori poleman della storia della Formula 1. Parliamo di un fenomeno generazionale, e qui i casi per Ferrari sono due: o ti crei un top team in stile Hamilton-Russell, o accetti di avere un fenomeno ed un buon pilota (come Red Bull e come Mercedes fino al 2021).

Purtroppo, i Tifosi sono spesso soliti puntare il dito al primo errore: Sainz è un pilota che negli anni se l’è giocata con Verstappen all’esordio e ha poi battuto prima Norris e poi lo stesso Leclerc nel 2021 in classifica.
Ma Carlos merita la Rossa: pensate davvero che sia inferiore ad un Ocon, un Gasly o un Norris, che sono forse i migliori piloti dietro ai “fenomeni”?
Spoiler: no, non lo è.

Fonte immagini: Scuderia Ferrari

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