Alpine è pronta a seguire una grossa rivoluzione dopo un opaco 2023. I francesi cambieranno così tutto il progetto 2024
Ferrari, Mercedes e ora…Alpine! E’ questa l’ennesima bomba di un inverno bollente di fine 2023, che accompagna il paddock della F1. Il team francese progetterà infatti una nuova macchina “rivoluzionaria” e diversa, cercando di avvicinarsi ai top team. Dopo un tetro 2023 infatti, che ha visto Alpine dietro anche a McLaren, l’obiettivo minimo non può che essere la riconquista del quarto posto. Soprattutto se poi a condurre le macchine “blu” sono due piloti di gran carriera come Gasly ed Ocon.
E’ possibile così stilare un bilancio da quando il marchio alberga in F1 (ossia da quando ha preso il posto di Renault): nel 2021 la stagione si chiuse al quinto posto, condita dalla vittoria di Ocon in Ungheria; il 2022 non presentò podi, ma la posizione finale fu un bel quarto posto. Con il sesto posto di questa stagione, Alpine ha mostrato un evidente calo nei risultati, seppur avendo conquistato 2 podi. I punti in questo 2023 sono stati 120, ovvero 35 punti in meno del primo anno e ben 53 in meno rispetto al 2022. Numeri che vanno letti e interpretati molto attentamente, proprio perché indispensabili per costruire un futuro da protagonisti, e non più da semplici spettatori.
La rivoluzione necessaria del 2024
Che la vettura francese abbia deluso i fan e le aspettative di tutti è stato già detto, anche a stagione in corso. Ocon ha concluso con appena 58 punti all’attivo, Gasly con 62. Troppo deludente il risultato alla fine dell’annata, e che ha smentito i soliti pronostici infondati. Infondati, ma non totalmente. A caricare di aspettative la scuderia ci hanno pensato dapprima Otmar Szafnauer, e in seguito il presidente Laurent Rossi, defindendo la vettura “molto più competitiva di quella 2022”.
La monoposto A523 doveva battagliare almeno per il podio, o comunque mantenere la quarta posizione nei confronti della McLaren, assoluta sorpresa della seconda parte di stagione. Questo non è successo, sintomo anche di una confusione a livelli manageriali. Quando Otmar Szafnauer è stato sollevato dal suo incarico, la notizia fu inaspettata, e anzi fu vista come una cosa poco chiara. Il Team Principal era colui che promise che l’Alpine sarebbe tornata a vincere in maniera molto più netta, nell’arco di 100 GP. Il problema è che ciò non è accaduto, anche perché i vertici francesi non gli hanno lasciato il tempo di farlo.
Il progetto e l’obiettivo 2024
Come altre squadre, anche per Alpine il 2024 rappresenterà un anno chiave, soprattutto perché andrà ad influenzare due stagioni. Data la scelta di fermare lo sviluppo delle vetture 2026, il 2025 rappresenterà un campionato di transizione. Proprio per questo, è molto probabile che le auto usate nella stagione 2024 vedranno una seconda vita, venendo riutilizzate anche per la stagione seguente.
Cosa aspettarsi dunque dal 2024? A confessarlo è direttamente Matt Harmann, che ha così parlato in merito allo sviluppo della macchina del prossimo anno: “l’aspetto meccanico, in termini di telaio e di equipaggiamenti, per togliere quanto più peso possibile, sono stati avviati molto presto. Lavoreremo dunque principalmente sul telaio e sulle pance. È una cosa che facciamo regolarmente, ma probabilmente, questi lavori, non erano mai iniziati così presto”. Un cantiere aperto che non può fallire per l’ennesima volta.
Foto: Alpine F1 Team, F1