Amos Laurito è il paladino del SimRacing italiano: pilota Ferrari dal 2019 al 2022, ora ha aperto un eSports Team per far crescere giovani promesse in Italia
Il SimRacing, la controparte virtuale del motorsport (dove generalmente competono ad alti livelli coloro che non hanno avuto disponibilità economica per correre nella realtà), sta prendendo sempre più piede sia in Italia, sia più in generale in tutto il mondo, grazie anche alla crescita generale del mondo del motorsport. GPKingdom ha intervistato in esclusiva Amos Laurito, pilota Ferrari Esports dal 2019 al 2022 ed ora fondatore di un team virtuale, la “Tatum Racing Team”.
L’intervista con Amos Laurito
Z: “Ciao Amos! Partiamo dalle basi: facci un tuo identikit e spiegaci cos’è il SimRacing…”
A: “Io sono Amos Laurito (sì, a molti non sembra reale ma è il mio vero nome!), ho 28 anni e da 13 anni ormai competo nel SimRacing, ovvero la controparte virtuale del motorsport. È una disciplina dedicata soprattutto a chi come me non ha avuto le possibilità economiche di diventare pilota, ma tanti di noi sono piloti reali mancati. Parliamo di un mondo particolare, bellissimo ed estremamente competitivo, dove la testa è essenziale”
Z: “Come è nato tutto?”
A: “Capodanno 2012. Dissi: “devo fare qualcosa di particolare”, per cui aprii un canale YouTube dove mostravo al mondo le mie abilità nei videogiochi, ed in particolare quelli dedicati al motorsport… qui ho conosciuto un mondo gigante, che non si spinge soltanto a Formula 1, ma anche a simulatori più reali come iRacing, Assetto Corsa… ero la “pecora nera” di una famiglia legata al calcio“
Z: “Tu hai corso con Charles Leclerc, e ti ha anche fatto i complimenti…”
A: “Sì, è vero. Qui apro una parentesi: dobbiamo ricordarci che sono ragazzi come noi, ovviamente però speciali. Dopo qualche ora titubante, perchè comunque stai correndo con Charles Leclerc… però è stata un’emozione, davvero”
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Z: “Qual è il tuo più grande traguardo?”
A: “Nella realtà, la massima aspirazione di un pilota è correre in Ferrari. Nel virtuale la cosa è uguale: vestire di rosso, entrare in GES a Maranello e correre con il Cavallino è un’emozione immensa, ma anche un motivo di pressione. Vincere la 24 ore di Spa è stata la ciliegina sulla torta e il coronamento di un sogno, prima di diventare coach per i giovani piloti come David Tonizza, lavorando anche con Jock Clear“
Z: “Chiusa la parentesi Ferrari, si apre quella “Tatum Esports”: progetti, obiettivi…”
A: “Tatum Esports, il nome completo è Tatum Racing Team, è una scuderia dedicata ai giovani piloti. Partiremo dal basso: niente clamore o grandi nomi, dobbiamo prendere batoste, saper reagire e lavorare come una squadra, una famiglia. Ho creato questo team perchè credo enormemente nei ragazzi d’oggi, nella passione degli ingegneri, dei mental coach… puntiamo a svariati risultati, e portare i giovani grazie a Tatum ad arrivare a Formula 1, GT e WRC”
Z: “Per concludere, un consiglio che vuoi dare ai giovani piloti che vogliono intraprendere questa carriera?”
A: “Ne ho sempre uno: se hai un’ora di tempo libero, staccati dai social e dedicati totalmente a ciò che fai, isolandoti dall’esterno e concentrarti solo sulla guida. Sull’aspetto tecnico consiglio sempre di imparare su piste larghe, come ad esempio Silverstone, un circuito particolare dove a volte non hai nemmeno i punti di riferimento. Poi tanta calma, tanta pazienza e tanto impegno: non è il volante a determinare i tempi, ma le vostre abilità”
Foto: Amos Laurito
