F1

Aston Martin a Jeddah: altro weekend sotto le aspettative?

Aston Martin a Jeddah ha confermato di essere molto altalenante: da una grande qualifica ad una gara opaca, Alonso commenta così il quinto posto

Come in Bahrain, anche nel GP dell’Arabia Saudita Aston Martin conferma un trend abbastanza preoccupante per il prosieguo di questo campionato. Se in Bahrain la qualifica aveva detto di un’Aston competitiva, e lì, non lontana da Red Bull e Ferrari, auspicando peraltro una grande gara, anche le qualifiche nel GP di Jeddah avevano lanciato un messaggio non tanto dissimile. Il tutto poi per tramutarsi in due gran premi assolutamente lontani dalle aspettative della vigilia, o quantomeno presentando un crollo rispetto alla performance del venerdì (entrambe le prime gare si sono corse di sabato). Inspiegabile è stata infatti la mancanza di passo gara e di costanza della monoposto verde, condita perlopiù dal ritiro di Lance Stroll proprio in Arabia Saudita.

Aston Martin a Jeddah ha concluso con Alonso quinto ma con Lance Stroll ritirato, confermando un calo in gara rispetto al venerdì

Se in qualifica infatti Alonso minacciava persino la prima fila, piazzandosi facilmente quarto a soli 55 millesimi da Leclerc secondo (e con 3 decimi di margine su Piastri quinto, fattore non da poco), in gara l’asturiano ha vissuto praticamente nel limbo, lontanissimo dal podio (18 secondi dalla Ferrari) e con un quinto posto garantito per il margine su Russell. Questa flessione non è però una casualità, proprio perché in Bahrain è andata parimenti (anzi peggio): Fernando da sesto (ma a soltanto un decimo da Leclerc secondo) ha concluso nono a 75 secondi da Verstappen! Quasi doppiato (a 1 minuto e mezzo di ritardo) Lance Stroll. E’ evidente che qualcosa non va.

Aston Martin a Jeddah: le parole di Alonso

Fernando Alonso lo conosciamo, è uno che difficilmente si accontenta quando non vince. Eppure lo spagnolo vede mezzo pieno il bicchiere dell’Aston Martin a Jeddah, iniettando una bella dose di fiducia e incoraggiamento al team inglese, in vista del resto del campionato.

L’iberico ha commentato così la prova della sua Aston Martin a Jeddah: “Ho capito presto che sarebbe stata una gara difficile. Quando Oscar mi ha superato, credo che Hulkenberg fosse dietro di me. Ma George ha superato Nico e, sì, stavano arrivando così velocemente, anche le Mercedes, che ho pensato: “Ok, questa sarà una gara difficile“. Ma sì, siamo riusciti a tenere George dietro di noi per tutta la gara”. Fa così eco il famoso team radio proprio in quei giri “They’re in another league”.

Fernando Alonso nel GP dell’Arabia Saudita vede comunque dei lati positivi, dando fiducia al lavoro Aston Martin

Sì, sono decisamente felice. Sono contento del risultato della gara davanti a entrambe le Mercedes, una McLaren e una Ferrari è il massimo che possiamo desiderare al momento. In gara abbiamo visto che ci mancano ancora due o tre decimi rispetto a Mercedes e McLaren, e molto probabilmente un po’ di più rispetto a Red Bull e Ferrari. Mentre in qualifica sembriamo essere abbastanza vicini. Quindi sì, dobbiamo continuare a lavorare sul passo gara”.

Infelice invece Lance Stroll, che ha commentato la prova della sua Aston Martin a Jeddah: “Che bel modo deludente per concludere questo weekend. Ho spinto davvero al massimo nei giri iniziali, le vetture intorno a noi erano decisamente più veloci e faticavo già con le gomme. Ho cercato di aprire il distacco, ma poi ho preso il muro. Ci sono aspetti positivi da considerare, la squadra ha conquistato punti in entrambe le gare e credo che la vettura abbia ancora molto da dimostrare.

Cosa aspettarsi da Aston Martin in Australia

Se il Bahrain ha confermato che la velocità di punta non fosse il punto di forza in alcun modo di Aston Martin, così come le curve ad alta velocità, non potrebbe esserci tappa migliore di Melbourne per capire l’efficienza dell’aerodinamica su una pista molto lenta. Ecco perché non c’è pista migliore dell’ Australia per capire quale sia la vera natura della macchina verde. Riscattare la prova opaca vista a Sakhir, e quella a tratti dell’Aston Martin a Jeddah, è un obbligo per puntare in alto. Ammesso che si possa fare così tanto meglio di Jeddah.

Foto: Aston Martin Aramco F1 Team

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