7 anni fa il GP di Melbourne 2017 vedeva la prima “alba rossa” di Sebastian Vettel con la Ferrari. L’inizio di una lunga, ma dolce, “illusione”
“Alba rossa in Australia”. Esordivano così i principali quotidiani sportivi il 27 marzo 2017, all’indomani del GP Melbourne 2017. GP che ha visto trionfare, a distanza di un anno e mezzo dalla vittoria di Singapore 2015, Sebastian Vettel e la SF-70H, al debutto storico assoluto. Una gioia inaspettata e clamorosa se si dà un occhio a chi aveva non solo vinto, ma dominato le tre stagioni antecedenti. Mercedes era infatti ancora inarrivabile sul giro secco (Vettel riuscì con un giro fantastico a strappare la prima fila a Bottas), e le difficoltà della SF-16H riversavano proprio quando la Rossa era a pieno di carburante. Seb sembrava ritrovato, eliminando e smaltendo la frustrazione di un 2016 con zero vittorie.

La gara che aprì quel mondiale 2017, fu perciò una grande prova di forza e resistenza della Ferrari, proprio contro Hamilton e Mercedes. Se fino al momento del pit-stop di Lewis, Vettel era lì in zona (a poco meno di due secondi, in piena finestra “undercut”), il pit ritardato del ferrarista gli ha concesso di sbucare davanti a un Hamilton semplicemente più lento, e bloccato dal traffico della Red Bull di Verstappen.
Il ritorno a macchine più aerodinamiche e che toccavano terra, dopo i bolidi visti nel 2016, fu infatti un gran vantaggio per chi con questa conformazione di macchina ci ha fatto una fortuna, proprio come Vettel. Ciò non facilitava sicuramente il sorpasso, su qualsiasi tipo di pista (Melbourne è uno dei tracciati più aerodinamici del Mondiale). Una volta passato a condurre, inutile raccontare la romantica conclusione di quel GP di Melbourne 2017. Semplicemente 10 secondi di vantaggio e un dominio totale. Semplicemente storia.
Dal GP di Melbourne 2017 all’epilogo di Singapore
Quel Cavallino tornato così bello, forte e finalmente rampante non sarà una singola parentesi australiana. La Rossa viene da un inverno da zero chiacchiere al pubblico, zero dichiarazioni rilasciate e una presentazione praticamente nulla. L’obbligo è quindi evitare di creare tutte le aspettative, poi infrante, all’alba del 2016. Un inverno mai così gelido non ha però freddato la passione dei tanti cuori rossi in quel GP di Melbourne 2017.
La Rossa è nettamente superiore a Red Bull in tutto (e non era banale visto l’anno prima), e sembra pagare solo qualche km/h in confronto a Mercedes, ma non invidiarla minimamente in aerodinamica. E ciò che si vede nel GP di Melbourne 2017 è in effetti verità: Mercedes vince su piste “più complete” come Shanghai, Silverstone e Montreal, Ferrari controbatte in Bahrain, Montecarlo e Budapest, addirittura con due doppiette in queste ultime menzionate.
Vettel allunga a +25 dopo Monaco, e domina la classifica in un avvincente ruota a ruota fino a Monza, giorno del sorpasso (il primo) di Lewis, a +3 su Sebastian. Gioia e lotta Mondiale che sembrano essere sempre più proiettate verso l’epilogo del Campionato, fino all’ultima gara. Tuttavia, purtroppo, non è così. Il weekend che dovrebbe regalare infatti un nuovo contro-sorpasso rosso è Singapore, proprio una settimana dopo Monza. Pista estremamente aerodinamica, come Monaco e Budapest, dove sono arrivate le doppiette.

Questa volta però vi è anche Red Bull in lotta: al sabato sembra un vantaggio, dato che Mercedes scala in terza fila con Hamilton e Bottas, mentre Vettel è in pole. Sotto il diluvio domenicale, ecco però il disastro: collisione e “auto-distruzione” allo start tra Verstappen, Vettel e Raikkonen, tutti out. Hamilton passa Ricciardo, ed è già finita alla partenza. Così come è finito il Campionato.
Ferrari accusa problemi al motore in Malesia e Giappone, Vettel perde punti e il Mondiale sfuma. Ma la “macchia” di Singapore è indelebile e sicuramente un’etichetta per la fine del Mondiale. Ecco perché, nonostante tutto, il GP di Melbourne 2017 resterà comunque, sempre e per sempre, storia. Forse illusoria e triste conoscendo l’epilogo di quella stagione, ma pur sempre un pezzo di storia. Un’alba rossa.
Foto: F1, X, Eurosport