L’ANALISI: aggiornamenti Ferrari a Imola, fallimento o buoni risultati?

di Stefano Zambroni

Dopo il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna, con l’attesissimo pacchetto di aggiornamenti portato dalla scuderia di Maranello, andiamo ad analizzare la situazione in casa Ferrari

“Menomale che la Ferrari ha portato gli aggiornamenti, altrimenti manco 6° arrivavamo”. “Ma sti aggiornamenti? Tanta attesa per nulla”. “Ma gli aggiornamenti li hanno montati o smontati?”

Questi riportati sopra sono solo alcuni dei centinaia di commenti che, dalle 17:00 sabato pomeriggio, fanno capolino sotto a ogni post Instagram in cui venga citata la Scuderia Ferrari. Ma come mai? Facciamo un passo indietro. Ormai da settimane il team principal Frédéric Vasseur aveva annunciato che il primo pacchetto di aggiornamenti sarebbe arrivato a Imola, il settimo appuntamento stagionale. Una decisione pensata a fondo, che avrebbe permesso al team di avere tempo a sufficienza per testare le modifiche durante le tre sessioni di prove libere. E così è stato: come confermato da Vasseur stesso, gli aggiornamenti hanno avuto il riscontro aspettato: 

Gli aggiornamenti Ferrari a Imola hanno funzionato? L'ANALISI
Gli aggiornamenti Ferrari a Imola hanno funzionato? L’ANALISI

“Possiamo essere contenti perché abbiamo trovato quello che ci aspettavamo: i numeri sono stati confermati in pista, e questo è positivo perché puoi confidare nello sviluppo in fabbrica e puoi lavorare sui punti deboli”.

Nonostante queste dichiarazioni alludano a una possibilità di continuo miglioramento della vettura, che verrà quindi ulteriormente sviluppata di gara in gara, tra i tifosi c’è chi proprio non è soddisfatto del risultato ottenuto nel weekend italiano. Tra i tifosi c’era infatti chi puntava alla vittoria, dimenticandosi purtroppo della reale situazione in cui si trova, da ormai due anni, la Scuderia Ferrari. Colpa loro? No di certo. Ad alimentare queste grandi aspettative ci ha pensato la stampa italiana, che ha preferito dare adito a un tifo scatenato piuttosto che descrivere la reale situazione dei fatti. 

Come infatti ribadito più volte dall’intero team, questi aggiornamenti avrebbero permesso di ridurre il gap da Red Bull e McLaren (la vera rivelazione di questo inizio di stagione), ma non avrebbero di certo permesso ai piloti Ferrari di staccare gli avversari e dar vita a un dominio Rosso. 

Fallimento degli aggiornamenti Ferrari a Imola? La nostra ANALISI
Fallimento degli aggiornamenti Ferrari a Imola? La nostra ANALISI

Quando si analizza la situazione in cui si trova ad oggi il team di Maranello, bisogna tenere in considerazione due fattori:

  • In Formula Uno i cambiamenti necessitano di tempo. In linea generale, il team che interpreta al meglio il regolamento è lo stesso team che dominerà il relativo ciclo tecnico. Questo perché, quando parliamo di monoposto di F1, dobbiamo considerare quanto queste vetture siamo estreme, e quanto la differenza sia determinata da dettagli millimetrici. Se un team sbaglia il progetto, allora nel 99% dei casi sarà relegato al fondo della griglia per i successivi campionati: i cambiamenti necessitano denaro, e l’introduzione del budget cap non permette stravolgimenti della vettura a stagione in corso. Non si poteva quindi sperare, per ovvie ragioni, che questo pacchetto di aggiornamenti portasse a uno stravolgimento della vettura e delle forze in gioco. L’obiettivo principale era quello di ridurre il gap dagli altri top team, e così è stato, come dimostra il passo avuto da entrambi i piloti nel corso del Gran Premio
  • Riconducendoci al punto precedente, dobbiamo inoltre considerare la situazione in cui versava Maranello soltanto un anno fa: all’interno del team regnava grande confusione, e anche dall’esterno era percepibile una mancanza di comunicazione e affinità. Per non parlare della monoposto: una vettura capricciosa che proprio non ne voleva sapere di funzionare. Nel giro di un anno, il neo team principal Frédéric Vasseur è stato in grado di riportare la Scuderia sulla retta via: tanti licenziamenti e tante nuove assunzioni hanno evidenziato quanto all’interno del team ci fosse bisogno di una rinfrescata, mentre la vettura è andata sempre migliorando. Sicuramente la strada per raggiungere il vertice è ancora lunga, ma è necessario concedere a Frederic e all’intero team un po’ di tempo. In poche parole: “Lasciatelo cucinare”

A seguito di queste precisazioni è quindi doveroso fare un appunto a coloro che ultimamente hanno criticato pesantemente la Scuderia Ferrari, così come i piloti. La Formula Uno non è solo competizione, non è solo vittoria. La Formula Uno è molto altro: è passione, è dedizione, è fede. Tutti vorremmo che la Ferrari tornasse a vincere, è indiscutibile, ma altrettanto indiscutibile rimane il fatto che questo è molto più che uno sport, come dimostra la marea di tifosi rossi accorsi da ogni parte d’Italia e del mondo per acclamare la Macchina Rossa a casa sua. Bisogna avere pazienza, perché la Ferrari tornerà a vincere, e quando lo farà sarà una grande festa!

Foto: Scuderia Ferrari

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