Il pilota monegasco ora è davanti ad un bivio: poter lottare ogni anno per il mondiale con Mercedes o giurare amore eterno a Ferrari…
Un bivio. Charles Leclerc ha sempre creduto in Ferrari.
Lo ha fatto nel 2019, al suo primo anno a Maranello.
Lo ha fatto nel 2020, in uno degli anni più disastrosi della storia della Rossa.
Lo ha fatto nel 2021, quando addirittura a Silverstone è andato vicinissimo alla vittoria, in una stagione dominata da Max e Lewis.
Lo ha fatto nel 2022, quando a tratti è stato il più forte in pista.
Ed è proprio nel migliore dei 5 anni che si è rotto qualcosa. Perché lui ha sempre creduto nella Rossa, ma la Rossa ha sempre creduto in lui? Probabilmente sì a parole, ma meno nei fatti. Vetture lente, poco affidabili e strategie ridicole hanno (forse) messo una vocina in testa a Charles.

“A Vasseur serve tempo per creare un ciclo vincente”. Giusto, giustissimo, non ha la bacchetta magica e finora Fred ha fatto un ottimo lavoro, ma gli serve tempo.
Tempo che, però, Charles Leclerc non ha. Perché nessun grande campione ha mai aspettato 7, 8 o 9 anni per vincere.
Due strade, ora, si aprono nel futuro di Leclerc.
La prima: accettare la proposta di Mercedes. Team vincente, di vincenti: 8 titoli su 9 nell’era ibrida. Lottare sì con Russell, ma avere la (quasi) certezza di essere lì, ogni anno, a giocarsi il mondiale.
La seconda: giurare amore eterno per la Ferrari, nonostante tutto. Rischiare di non vincere mai un mondiale, essere continuamente preso in giro da dirigenti di tante parole e pochi fatti e ingegneri degni del torneo della salamella.
Tutto per amore verso il rosso, verso Maranello e verso il Cavallino Rampante.
Foto: Scuderia Ferrari