Mercedes in Austria ha conquistato la sua prima vittoria della stagione con George Russell. Netto il miglioramento della W15, ora nella bagarre con i top
“La prima volta non si scorda mai”. Già, perché anche se non è assolutamente la prima volta che un team di nome Mercedes AMG-Petronas beve lo champagne dal gradino più alto del podio (abbiamo visto questa scena “solo” per 126 volte), è quasi come se fosse una prima volta. La vittoria di ieri di Mercedes in Austria è stata quasi commovente anche per il più vincente del paddock, Toto Wolff, oltre ad essere stata la seconda vittoria in carriera di George Russell, che ha dunque riassaporato il gusto del successo dopo la “miracolosa” doppietta del Brasile 2022.
Ebbene quello è stato anche l’ultimo squillo della Stella, che ha vissuto un intero triennio da macchina non dominante, in controtendenza con il suo passato in era Power Unit. Da quel momento un 2023 chiuso da secondi nel costruttori seppur con zero successi, e forzati ad assistere in compagnia di Ferrari al dominio dispotico di Max e Red Bull.

In molti erano tuttavia concentrati sul duello spettacolare tra Lando Norris e Max Verstappen (e giustamente), e il contatto che ha messo sia l’inglese che l’olandese fuori gioco ha certamente consegnato su un piatto d’argento il successo a Mercedes in Austria. Certamente stiamo parlando di un successo “casuale” per la Stella, ma è anche in questa casualità e nella fortuna del contatto tra i due grandi protagonisti del Mondiale, che si è vista la bravura del pilota e del team nel cogliere l’opportunità. Perché se è stato casuale il contatto, non è certamente fortuito che George si trovasse in terza dal primo giro, amministrando dietro di sé il pressing di Piastri, Sainz oltre che quello di Lewis Hamilton.
“Una cosa stupida”, poi la festa: le scuse di Toto e le parole di Russell
I festeggiamenti per celebrare la vittoria di Russell e Mercedes in Austria non si sono di certo fatti attendere: confortato anche dall’amico e team principal Ferrari Fred Vasseur, una grande festa si è scatenata nel box delle Frecce d’Argento, poiché non si viveva un momento tale dal 2022. Toto non ha contenuto il suo entusiasmo neppure nel corso del GP, dato il suo team radio pronto ad incitare Russell e condurlo ad un successo sempre più imminente dopo il contatto.
E proprio in merito a ciò, Wolff quasi sconsolato si è detto dispiaciuto per aver infastidito il proprio pilota in radio: “È stata una delle cose più stupide che abbia mai fatto. Non ho controllato la sua posizione in pista. Stava frenando bruscamente a 320 km/h e gli dico che gli altri due si sono scontrati. Devo pensarci su“.

George ha invece così commentato il proprio GP: “Credo che meritassi la vittoria in Canada e ho concluso 3°, oggi dovevo concludere 3° e ho vinto la gara, quindi penso che le due cose si siano compensate. A volte le cose vanno in un modo strano, ma divertente. Bisogna essere lì per raccogliere i pezzi, e la gara non è mai finita finché non è finita. Si dice di non mollare mai, e io ho lottato duramente per arrivare sul podio, ed ero comunque contento del 3° posto. A volte in questo sport le cose vanno a tuo favore e in altre vanno contro, oggi era il mio giorno.“
Come Mercedes è arrivata a lottare per il vertice
Il GP del Canada è stata certamente la “sliding doors”, il punto di svolta di questo 2024, più imprevedibile che mai. Perché se Ferrari da Montreal ha visto le proprie speranze di lottare per il titolo costruttori tramontare sempre di più, con ormai tre gare in ombra, Mercedes ha cambiato drasticamente la propria stagione. Da team costantemente in quarta (o a volte anche quinta) fila dal Bahrain a Montecarlo, dal Canada sembra esser stata ribaltata un’intera annata. Ma come ha fatto ad avvicinarsi così tanto ai tre top team?
I motivi in realtà sono due: assetti appropriati che finalmente esaltassero la W15 e un grosso (e funzionale) piano sviluppi della monoposto. In molti tuttavia, credono che un ritorno al vertice di Mercedes sia frutto solo di un’involuzione di Ferrari e Red Bull, ma i fatti smentiscono chiaramente questo, evidenziando come Wolff e compagni abbiano sviluppato in modo esponenziale la propria macchina proprio nel duo Canada-Spagna, portando grossi sviluppi che hanno risolto il problema principale della W15: il peso. Difatti anche i tori austriaci così come il Cavallino non hanno smesso di portare novità, anzi, vi avevamo raccontato del nuovo fondo della Rossa proprio a Barcellona.
Con un motore super affidabile, un nuovo format e flessibilità di ali (particolarmente all’anteriore), e soprattutto una monoposto estremamente più leggera, Mercedes in Austria ha dimostrato di aver risolto i propri problemi, e ora è ufficialmente aggrappata al triumvirato in testa. Complimenti a loro e buon per noi, ora pronti a vedere altri due piloti pronti a contendersi pole e vittorie da qui ad Abu Dhabi.
Foto: Mercedes AMG-Petronas, F1