Decise e analitiche, le frasi di Johnny Herbert su Verstappen: il britannico, steward in Austria, non ha usato giri di parole per il duello con Norris
Non si placano le voci su quanto accaduto nelle fasi finali del Gran Premio d’Austria. Ad alimentare la discussione è ora un protagonista certamente non da poco del weekend appena trasorso: parliamo di Johnny Herbert, ex-pilota di Formula 1 e, nell’ultimo Gran Premio, appartenente alla squadra degli steward.

L’inglese ha subito voluto trattare lo scontro con Norris: “È stata colpa di Max. È un pilota duro. È molto, molto difficile da battere. Intimorisce tutti: quell’intimidazione è qualcosa che Lewis Hamilton, Michael Schumacher e Ayrton Senna hanno sempre fatto”, ha esordito.
Norris ha sbagliato? Non secondo Herbert: “Quando affronti uno con la guida di Verstappen oggi, c’è un momento in cui, se ti metti nei panni di Lando, devi dire: ‘Io sono qui. Sono al tuo fianco. Stai cercando di spingermi fuori pista. E io non mi muoverò.’ Lando ha fatto la cosa giusta. Non si è mosso, e non doveva farlo. Alcuni hanno detto che avrebbe potuto muoversi: ma non è così che batti Max o che vinci il Gran Premio…”
“Manovra voluta, ma non ha mandato Norris fuori pista”
“La manovra di Verstappen è voluta, e per questo io parlo di intimidazione: Max va al limite senza mettersi nei guai. Ma ha sempre avuto questa caratteristica… Mi piace la competizione, perché penso che sia una parte molto importante delle corse. Ma a volte non mi piace quando arriva al punto di costringere un’auto fuori pista, anche se non è stato questo il caso”.
“Si tratta di posizionare bene l’auto: Max si piazza molto bene in pista, ma ha quella tendenza a mettere tutti gli altri in una posizione che va oltre il codice non scritto dei piloti. È, ad esempio, quello che abbiamo visto in Austria”, conclude Herbert.
Foto: Oracle Red Bull Racing