Convince Sainz, Leclerc sbaglia: è una SF-24 ancora da decifrare dopo questo venerdì ungherese, in attesa delle sessioni che contano
Per quanto l’incidente di Charles Leclerc nelle FP2 possa gettare tutti nel pessimismo, è una SF-24 apparsa quantomeno “in lotta” lungo questo primo venerdì in Ungheria. Tracciato favorevole alla vettura sì, ma soprattutto un fondo evoluto che può aver solo che fatto bene al bilanciamento della vettura: se però le FP1 avevano dato ottimi segnali, nelle FP2 è apparso qualche campanello d’allarme non felice.

Dagli onboard, dai commenti dei piloti e dagli stessi tempi, però, sembra comunque di essere davanti ad un buono step in avanti dopo settimane di passi indietro e grandi fatiche. Il venerdì da incubo di Silverstone sembra essere stato lasciato alle spalle, senza però dimenticarsi che un tracciato come l’Hungaroring non è certo “provante” in termini di bouncing.
Se dunque c’è una cosa da fare, è attendere la giornata di domani per capire davvero quanto sia migliorata (o, anche se improbabilmente, peggiorata) questa SF-24 con il fondo evoluto portato a Budapest: non resta che attendere le FP3 di domani, in programma alle 12:30, per stipulare ancora meglio la classifica del potenziale in lista questo weekend.
L’analisi di Genè: “Venerdì a due facce”
Così Marc Genè a Sky Sport F1: “In Ferrari siamo contenti a metà: Carlos ha fatto tutto ciò che doveva fare, Charles no. Abbiamo visto una Ferrari a due facce: bene la SF-24 di Sainz, meno quella di Leclerc. La cosa positiva è che è soltanto venerdì: abbiamo eventualmente anche un terzo fondo per Charles, e dunque su quello non abbiamo problemi. La giornata di domani sarà fondamentale, perchè in un circuito come l’Ungheria la qualifica è importantissima”.
Foto: Scuderia Ferrari HP