Iconicità, storia, successo: questa è la Scuderia Ferrari e Carlos Sainz lo sa molto bene. Il pilota spagnolo lascerà il posto a Lewis Hamilton a partire dal 2025, mettendo un punto al sogno che ha vissuto a Maranello.
Il weekend in Ungheria è iniziato nel migliore dei modi per Carlos Sainz che è stato il più veloce delle FP1 all’Hungaroring con il tempo di 1:18.713 con gomma soft, e il terzo miglior tempo nelle FP2. Ancora tutto da vedere, invece, per le qualifiche di questo pomeriggio dopo una terza sessione di prove libere non eccessivamente degna di nota per la SF-24.
Durante una trasmissione televisiva del 1991, Ayrton Senna disse che “la Ferrari, nella carriera di un pilota, presto o tardi, deve esserci” e per Carlos Sainz, che dirà addio alla scuderia di Maranello nel 2025, vestire la tuta Rossa è stato un sogno, diventato realtà, che non cambierebbe con niente: queste le parole dello spagnolo ai microfoni della testata giornalistica italiana La Repubblica.
Essere a bordo di una Ferrari significa guidare la storia nel bene e nel male, significa essere al volante dell’iconicità della Formula 1 e parlando del suo futuro, per cui si attende ancora la risposta che possa aprire nuovamente il mercato piloti, il numero 55 ha sottolineato anche l’importanza del Rosso di Maranello e di come l’affetto dei Tifosi sia speciale rispetto a qualsiasi altro team: ”Qualsiasi cosa succeda nei prossimi 5 o 10 anni, ho guidato la Rossa e ho vinto, un sogno che non cambierei con niente. Tutti i piloti passati per Maranello rimangono nella memoria dei tifosi: se sei stato voluto e amato, loro continueranno a volerti bene ovunque tu vada“.

Continua ad essere vivo, nella mente e nel cuore dello spagnolo, il desiderio di continuare a salire sul gradino più alto del podio nel corso del campionato, cercando però presto una soluzione alla fallacia degli aggiornamenti: “Vincere? La capacità c’è ancora se facciamo le cose bene e ritroviamo la direzione giusta, ma dobbiamo farlo presto e bene, altrimenti dovremo aspettare gli errori degli altri. L’esempio sono McLaren e Mercedes che sono stati capaci di sviluppare e recuperare”.
“Non è cambiato il rapporto con Leclerc. Siamo compagni da quattro anni e se si guarda alla nostra storia, ci sono stati un paio di episodi a campionato dove non ci siamo trovati d’accordo in pista o ci è capitato qualcosa. Semplicemente, fa parte delle gare e dell’essere una squadra dove entrambi i piloti fanno il giro di qualifica entro due decimi e partono uno a fianco all’altro“.
Ancora incerto il futuro di Carlos Sainz
Non è mancata nemmeno qualche parola sul suo futuro circondato da tantissime speculazioni tra Red Bull, Mercedes, Williams, Alpine: “È una decisione complessa. Ho bisogno di tempo, più di quello che la gente sperava, per analizzare mercato, squadre e persone. Quando avrò tutti gli elementi giusti, deciderò. Non l’ho ancora fatto e non so se accadrà prima della pausa estiva. So di tenere in sospeso vari team e li ringrazio per la pazienza, ma anch’io devo averla. Questo sport mi ha insegnato a essere un po’ più egoista e a scegliere il meglio senza fretta. Dall’inizio tutte le squadre che non avevano piloti riconfermati erano un’opzione, quindi anche l’Alpine c’era, non è entrata all’ultimo momento“.
Foto: Scuderia Ferrari HP