Caos in casa Haas: l’ex-sponsor russo chiede il pagamento dei beni, con minacce sul patrimonio del team
Momenti di apprensione in casa Haas. L’ex sponsor del team americano, Uralkali, ha presentato un ricorso nei tribunali olandesi per sequestrare i beni del team di Formula 1, inclusi auto e altre attrezzature, a causa di un pagamento non saldato. Il team aveva interrotto il contratto con lo sponsor russo ad un solo anno dalla firma del contratto (dopo l’acquisto di Nikita Mazepin), a causa dell’invasione in Ucraina della Russia dello scorso 24 febbraio 2022.

Di conseguenza, giovedì sera ufficiali giudiziari e polizia hanno visitato il team Haas a Zandvoort per portare avanti la questione e valutare i beni del team: la situazione si è risolta, ma la Haas dovrà comunque versare 9 milioni di dollari nelle casse di Uralkali, come accordato dalla sentenza arbitrale, in quello che la stessa azienda russa ha definito “un equo processo giudiziario”.
Sebbene sia stato concordato che la partecipazione della Haas al Gran Premio d’Olanda procederà normalmente, si è appreso che al team è stato comunicato che non sarà permesso rimuovere le proprie auto e attrezzature dal paese dopo la gara finché il pagamento non sarà stato effettuato: ciò comporta dunque che, in caso di complicanze, la Haas potrebbe saltare il Gran Premio d’Italia.
Il comunicato del team
“La Haas è pienamente intenzionata a pagare ad Uralkali tutti gli importi dovuti in base al lodo arbitrale e non vi è alcuna controversia sugli importi dovuti”.

“La Haas ha lavorato con i propri legali per garantire che il pagamento sia conforme a tutte le sanzioni e le normative statunitensi, europee, britanniche e svizzere pertinenti. Continueremo a lavorare con Uralkali nei prossimi giorni per risolvere definitivamente la questione”.
Foto: MoneyGram Haas F1 Team