Nelle interviste post gara il pilota asturiano ha dichiarato come in questo momento l’Aston Martin si trovi in una situazione di stallo, con le scuderie rivali sempre più vicine
È stato un Gran Premio d’Olanda tutt’altro che semplice per l’Aston Martin, che ha visto il solo Alonso riuscire ad agguantare la decima posizione dopo una gara passata prevalentemente in difesa, senza grandi spunti degni di nota. Il compagno di squadra Stroll è invece scivolato al 13° posto, inghiottito dalle altre monoposto di centro classifica e penalizzato ulteriormente dalla penalità di cinque secondi comminatagli per aver superato il limite di velocità in pitlane. Una prestazione al di sotto delle aspettative, dato che la qualifiche avevano visto i due piazzarsi tra le prime dieci monoposto (rispettivamente 7° e 9° posto), riuscendo a prendere il posto ad Hamilton e Sainz, relegati al Q2.

L’analisi post gara
Al termine della gara il pilota 42enne ha fatto il punto della situazione, sollevando qualche perplessità riguardo le attuali prestazioni della propria monoposto: “Sapevamo che i primi quattro team avrebbero occupato le prime otto posizioni oggi, quindi la nostra lotta era per la P9 e la P10. Tuttavia, non avevamo il ritmo necessario e Pierre [Gasly] ha fatto un lavoro migliore di noi, quindi ci siamo dovuti accontentare della P10 e di un punto.“. Parole tutt’altro che confortanti, che evidenziano come effettivamente la scuderia britannica stia faticando e non poco a tenere testa alle proprie rivali. Alonso continua poi: “In generale, siamo la settima squadra più veloce e dobbiamo migliorare, senza dubbio.“
I punti di debolezza messi in luce dal pilota alla guida della monoposto numero 14 sono state poi confermati anche dal team principal Mike Krack: “Dopo una qualifica positiva, oggi non eravamo ancora abbastanza veloci, soprattutto contro gli avversari di metà classifica. Ora dobbiamo concentrare le nostre energie e la nostra attenzione sulla prossima sfida a Monza, il prossimo fine settimana.” Effettivamente già prima delle prove di qualifica Alonso si era detto preoccupato riguardo la mancanza di velocità; ma se sul giro secco la velocità sembrava accettabile, in gara si è rivelata inadatta per cercare di mantenere le buone posizioni di partenze guadagnate al sabato.
Zandvoort è stata un altra prova incolore per la scuderia di Silverstone, che conferma un trend negativo che sta andando avanti da alcuni mesi. Un crollo verticale abbastanza insolito, visto il filotto di ottime prestazioni messe a segno nella passata stagione, con entrambi i piloti costantemente a punti e in lotta per le posizioni di vertice. Se fino a pochi mesi fa l’Aston Martin era in una “terra di nessuno“, in questo momento sta rischiando di scivolare ulteriormente nelle graduatorie, con le scuderie rivali pronte a tenderle l’agguato.
Foto: Aston Martin Aramco F1 Team