Il prossimo obiettivo di Fernando Alonso per la sua carriera in Formula 1 è chiaro: vincere il terzo mondiale entro tre anni. Possibilità che potrebbe essere molto realistica con l’aiuto di Adrian Newey, diamante di Aston Martin, nella realizzazione della monoposto per il 2026.
Fernando Alonso ha le idee chiare sul suo futuro nel mondo del Motorsport, adesso più che mai con le novità che Aston Martin si appresta ad introdurre nel mondo della Formula 1. Così come il pilota di Oviedo, anche il team di Lawrence Stroll non ha alcun dubbio sui prossimi passi da fare per poter ottenere i successi desiderati dall’imprenditore canadese; tra l’aver accolto Adrian Newey in squadra, il rinnovo del due volte campione del mondo in un accordo pluriennale e un nuovo partner per la Power Unit dal calibro di Honda, il sogno di un campionato per Aston Martin potrebbe non essere tanto lontano dalla realtà.
Proprio per questo motivo, all’evento dello sponsor della scuderia di Silverstone, Cognizant, Alonso non si è fatto scrupoli parlando dei suoi prossimi progetti considerando anche la possibilità di ottenere la Triple Crown, ovvero la vittoria nella Indy500, nelle 24 Ore di LeMans e nel Gran Premio di Monaco, che possa designarlo come uno dei piloti più versatili della storia delle competizioni motoristiche.
Chiaro è come, almeno per i prossimi tre anni, la priorità del pilota 43enne sia esclusivamente nei confronti della Formula 1; infatti, lo spagnolo ha posto dei paletti entro i quali dovrà ottenere il terzo titolo, ovvero entro i prossimi tre anni, altrimenti le sue priorità si dirigeranno verso il rally: “Ho tentato tre volte la Indy 500 e non ci sono riuscito. È l’unica che manca (alla Triple Crown, ndr). Ma al momento non rientra nei miei piani. Ora sono molto, molto concentrato sulla Formula 1. Nei prossimi due o tre anni voglio vincere il terzo titolo mondiale. Questa è la mia prima e unica priorità al momento“.
“Dopo di che, visto che avrò 45, 46 anni, penso che l‘impegno che richiederà andare alla Indy 500, la quantità di cose da apprendere che dovrò ripercorrere… forse sarà un po’ troppo. Oppure è quello che penso ora, non posso dirlo al 100%” ha continuato Fernando Alonso chiudendo, ma non in maniera esclusiva, la porta al circuito di Motor Speedway nel capoluogo della contea di Marion in Indiana.
Al contrario, non appena il capitolo sulla Formula 1 si concluderà, l’attuale pilota di Aston Martin ha dichiarato di voler tornare nuovamente all’esperienza del Rally in Arabia Saudita, avventura già vissuta dallo spagnolo durante il 2020 insieme a Marc Coma, sottolineando come un successo nel deserto possa essere soddisfacente per le sue abilità da pilota: “Penso che la mia prossima sfida sarà la Dakar. Se riuscirò a vincere la Dakar, penso che sarà estremamente gratificante per me personalmente, perché significherebbe che ho vinto in Formula 1, che ho vinto nelle gare di durata, che ho vinto Le Mans e Daytona. Se riuscirò a vincere anche nel rally, significherà molto per me come pilota“.
“Non si può guidare un’auto di Formula 1 allo stesso modo di come si guida un’auto di Le Mans, che deve fare 24 ore per vincere, o del rally Dakar, dove si devono attraversare le dune e la ghiaia in Arabia Suadita. Quindi, ho dovuto imparare e partire da zero in molte di queste categorie e circondarmi dei migliori piloti del mondo proprio in quelle serie, imparare da loro ed essere umile. Non è un problema accettare il fatto che non avevo idea di come guidare un’auto da rally, ma giorno dopo giorno sono migliorato e ho imparato da loro fino a quando non sono stato in grado di competere nel rally più duro del mondo” ha concluso il numero 14.
Foto: Aston Martin Aramco Formula One Team, Fernando Alonso.