Nel corso di un’intervista il pilota Mercedes ha ribadito la volontà di voler correre un Gran Premio di Formula 1 in Africa, spunta la Rwanda
Nel corso degli ultimi anni la F1 ha allargato nettamente i propri confini portando lo spettacolo in ogni angolo del globo, o quasi. Già, quasi, perché la Formula 1 in Africa è ancora un miraggio tanto che l’ultimo GP disputato nel Continente risale al 1993 (Kyalami, Sudafrica).
Nell’agenda di Stefano Domenicali, in vista della rivoluzione che ci sarà nel 2026, sono in programma degli incontri al fine di riportare la Formula 1 in Africa. A tal proposito si è affatto avanti Lewis Hamilton, da sempre molto attento a questo tipo di tematiche. Nel corso delle vacanze estive, infatti, l’inglese ha visitato molti paesi africani quali Marocco, Senegal, Benin, Mozambico e Madagascar in compagnia di alcuni amici, il tutto testimoniato da vari post sui social.
Nel corso di un’intervista Hamilton ha parlato del possibile ritorno della Formula 1 in Africa: “Non possiamo continuare ad aggiungere gare in qualsiasi posto del mondo senza mai pensare all’Africa”. L’inglese ha, poi, continuato: “Ci sarebbe sicuramente tanto lavoro da fare lì. Penso che in molti non sappiano quanto sia grande e bello quel continente. E probabilmente qualcuno non sa nemmeno tutto ciò che continua ad accadere in quei Paesi. Per questo credo che avere un Gran Premio lì aiuterebbe sicuramente a far conoscere alcuni posti e porterebbe turismo e tutto ciò che ne segue“.
In cima alla lista dei possibili candidati c’è il Rwanda, Paese che però non dispone ancora di strutture necessarie per poter ospitare un evento di tale portata. Lewis ha concluso così: “La scusa per cui non andiamo in Africa è che non ci sono circuiti. In realtà uno c’è e magari potremmo usare quello mentre gli altri Paesi si adeguano. Ne parlerò con Domenicali, so che sta spingendo per far sì che si possa trovare un accordo. Il Rwanda è uno dei miei posti preferiti. Ho parlato con gli organizzatori e so che c’è un bel progetto dietro”.
Domenicali: “Vogliamo andare in Africa, Rwanda progetto serio”
Non molto tempo, circa la possibilità di gareggiare in Rwanda, lo stesso Domenicali si era espresso con questi termini: “Sono seri. Hanno presentato un buon piano ed abbiamo un incontro con loro alla fine di settembre. Sarà un progetto permanente. Vogliamo andare in Africa, ma dobbiamo avere il giusto investimento e il giusto piano strategico. Dobbiamo trovare il momento giusto e dobbiamo assicurarci che anche in quel Paese, in quella regione, in quel continente, ci sia la giusta accoglienza, perché, ovviamente, hanno altre priorità.”
“Dobbiamo essere sempre molto attenti a fare le scelte giuste. “Fino al 2020 eravamo in una situazione in cui il numero di località che volevano ospitare la F1 non era così elevato. Pertanto non siamo stati in grado di esercitare quella che definirei una pressione costruttiva per far crescere ciò che possiamo offrire ai nostri clienti e ai nostri tifosi”.
Sarà un percorso lungo, però, come confermato dalle parole del CEO di F1: “Con 24 gare, vedo che c’è un numero che sarà stabile, e possiamo davvero mettere a punto quelle di cui stiamo discutendo per vedere quale sarà il futuro a medio termine. Non vedo grandi cambiamenti a breve termine, ma nei prossimi due mesi dovremo discutere di quello che saranno il ’26, il ’27 e il ’28. Siamo in un momento di crisi globale: noi abbiamo diverse opzioni, ma siamo in una buona posizione“.
Foto: Sito ufficiale Mercedes AMGF1, Formula 1