F1

Riaperto il caso Andretti in F1: è scandalo Liberty Media?

Ore bollenti per Domenicali e Liberty Media, accusate da Andretti di chat segrete per non consentirne l’ingresso in F1. Il caso Andretti in F1 dunque di colpo si riapre

Ha del clamoroso ciò che sta avvenendo negli Stati Uniti in queste ultimissime ore! Michael Andretti, ex pilota di F1 nonché patron dell’omonima scuderia, negli ultimi mesi aveva più volte avanzato a Stefano Domenicali e Liberty Media la propria richiesta di candidatura in F1. E dopo vari tentennamenti e scetticismo generale nel vedere una F1 con 11 scuderie (e conseguentemente 22 piloti), la risposta è stata un secco no. Tuttavia, Michael non ha mollato la presa e ha più volte fatto trapelare nelle ultime settimane il proprio desiderio di andare in appello contro F1 e Liberty Media. Un qualcosa che adesso più che mai si concretizzerà.

Il caso Andretti-F1 clamorosamente riaperto: spuntano presunte chat Whatsapp che inchioderebbero F1 e Liberty Media. In foto il team Andretti Global

In queste ore infatti, come riportato dal giornalista Ralf Bach, sbucano “intriganti” novità che, se confermate, condurrebbero direttamente ad un enorme scandalo: Andretti accuserebbe F1 e Liberty di aver negato l’ingresso del team americano nel circus, attraverso conversazioni su Whatsapp tra Stefano Domenicali (principale capro espiatorio in questa vicenda), Liberty Media e alcuni team principal, ancora non resi noti. Un’accusa pesantissima, poiché andrebbe non solo a minare la reputazione del dirigente italiano, ma anche a colpire tutto il sistema di Liberty Media, che detiene i diritti assoluti della F1 dal 2017.

Il contenuto di queste presunte conversazioni sarebbe ancora ignoto, ma ciò che è giunto ai media (e ciò che in sostanza costituisce l’accusa di Michael Andretti) è molto semplice: F1, alcuni team e Liberty Media, malgrado carte firmate e regolari per l’ingresso dell’undicesimo team nel paddock, avrebbero “cestinato” tutto, abbandonando sul più bello le conversazioni con Andretti, di fatto negandogli l’ingresso nel circus. Un qualcosa di grosso, grossissimo, per la F1, un’accusa ancor più esacerbata se si guardano i possibili “alleati” di Andretti nella faccenda: lo statunitense avrebbe difatti un indiretto appoggio da parte di alcuni esponenti politici americani, pronti a supportare la tesi del connazionale per aver un secondo team a stelle e strisce in F1.

E’ chiaro che questa notizia è da prendere con le pinze: non è affatto garantito che le seguenti prove (che presumibilmente saranno sotto processo) siano veritiere, così come la possibile difesa di Domenicali e Liberty Media avrà successo. Tuttavia, se tutto fosse confermato, l’intera organizzazione subirebbe un violento terremoto, pronto a far esplodere uno scandalo mediatico senza precedenti.

Foto: Michael Andretti X, Andretti Global

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