Otmar Szafnauer si è espresso senza peli sulla lingua in merito all’andamento del periodo in Alpine come Team Principal, elencando cosa non ha funzionato e il motivo del suo addio alla squadra francese.
Otmar Szafnauer, ex team principal di Alpine, ha deciso di chiarire la sua posizione, nonché il coinvolgimento avuto durante il periodo alla guida del team francese dal 2022 al 2023; ai microfoni dell’High Performance Podcast di Jake Humphre, il precedente dirigente ha spiegato cosa andò storto durante quell’anno, accennando anche alla situazione con Oscar Piastri, la quale generò molto scalpore mediatico.
Il pilota australiano, che adesso veste i colori papaya del team McLaren, aveva infatti smentito la notizia sui social dichiarando di non aver firmato alcun contratto con Alpine per la stagione 2023. Sull’episodio, Szafnauer ha precisato di non era stato in alcun modo coinvolto nella diffusione della notizia sull’acquisizione di Oscar Piastri in Formula 1 con la squadra, anzi ha accusato l’establishment dell’azienda, dichiarando come quest’ultimo lavorasse contro di lui.
“Il contratto non è mai stato firmato. Ho iniziato a marzo. Non ne avevo idea. Non hanno presentato correttamente i documenti al CRB e non hanno mai firmato un contratto. A novembre c’era una finestra temporale di due settimane in cui si sarebbe potuto fare, ma non è stato così. Alpine ha perso al CRB perché aveva presentato in modo errato la domanda“.
“Abbiamo diffuso un comunicato stampa con la mia immagine. E non aveva nulla a che fare con me, non ero nemmeno presente! Il dipartimento di comunicazione, che non dipendeva da me, ha pensato che fosse una buona idea sviare l’incompetenza di coloro che stavano aiutando in quel momento mettendo la mia foto sul comunicato“
“La persona che ha messo la foto lavorava per me alla Force India, così sono andato da lei e le ho detto: ‘Sai bene che non è così’. E lei mi ha risposto: ‘Mi dispiace, mi è stato detto di farlo’. Ma in quel momento ha dimostrato che all’interno dell’organizzazione Alpine c’erano persone inaffidabili che volevano farmi fuori” ha dichiarato l’ingegnere statunitense, dopo aver sottolineato come nessun reparto del team facesse capo a lui, bensì alla sede di Renault in Francia.
Inoltre, l’intera questione è emersa esclusivamente nel momento in cui Alpine ha perso il ricorso al Contract Recognitions Board della Formula 1 contro McLaren per Oscar Piastri, dal quale è emerso che il pilota australiano non avesse un contratto valido con il team.
Szafnauer accusa: “Renault si preoccupa più della carriera che della Formula 1”
“Non stavano lavorando con me. E quando non ti interessa il rendimento della squadra, ma la tua base di potere più che il rendimento della squadra, ecco che fai questo tipo di cose. Alla Ford, e speriamo che non sia più così, c’era un detto che diceva: ‘La Ford Motor Company non produceva automobili. Ha creato carriere’, il che significa che ci si preoccupa di più della propria carriera“. Szafnauer è andato, poi, dritto al punto sganciando l’accusa nei confronti del Gruppo Renault dichiarando come si preoccupasse maggiormente delle proprie carriere, richiamando ad un modo di dire sull’azienda statunitense Ford.
“E questo non è il caso della Formula 1, ma può esserlo se un gruppo di persone provenienti, ad esempio, dal Gruppo Renault viene messo a capo di una squadra di Formula 1. Non ci si preoccupa delle prestazioni in pista, ma della propria carriera. E se è così, si prendono questo tipo di decisioni“.
Foto: Alpine F1 Team