F1

Doppietta Ferrari negli Stati Uniti: un successo che segue il 2006

di Letizia Ganci

Michael Schumacher, insieme a Felipe Massa, sono stati attori dell’ultima doppietta Ferrari negli Stati Uniti ben 18 anni fa, conquistando il settantunesimo 1-2 nella storia di Maranello. Ripercorriamone i passi di quel giorno così simili al Gran Premio della scorsa domenica. 

Una vittoria domenica”, così aveva risposto Charles Leclerc quando gli era stato chiesto quale sarebbe potuto essere il miglior regalo di compleanno. Parte la gara. La mente è salda e il respiro, stabile; non lo è il battito di Charles Leclerc, che continua ad aumentare, allo spegnimento dei semafori del Circuito di Austin senza, però, far perdere la lucidità al pilota del Cavallino Rampante; molta è la voglia di poter fare di più al volante dalla SF-24 così promettente dopo gli aggiornamenti di Monza, ma è forte anche il desiderio e la determinazione di voler salire per la terza volta sul gradino più alto del podio, dopo Monza e Monaco e di fare la storia della squadra tanto amata dal monegasco. 

Il Rosso prende vita. Charles Leclerc stupisce i Tifosi, ma soprattutto sorprende Max Verstappen e Lando Norris partiti dalla prima fila ma che ancor, prima di superare la prima curva alla partenza, si ritrovano rispettivamente secondo e terzo alle spalle della Rossa di Maranello che riporta il numero 16. Il sogno della vittoria si concretizza dopo 56 giri, durante i quali, riesce a mantenere la leadership per la maggior parte del tempo, ma non è solo una vittoria; alle spalle di Charles Leclerc, taglia il traguardo in seconda posizione il suo compagno di squadra, Carlos Sainz, con la quale condivide la conquista dell’87esima doppietta della Scuderia Ferrari e la seconda in territorio americano dopo quella ad opera della leggenda Michael Schumacher e di Felipe Massa

2006, è 1-2 Ferrari negli Stati Uniti.
2006, è 1-2 Ferrari negli Stati Uniti.

Lottare, spingere al massimo e cercare di vincere sempre! aveva detto il Barone Rosso, Michael Schumacher, al termine del Gran Premio degli Stati Uniti d’America del 2006, al quale risale l’ultima doppietta Ferrari nella Nazione a stelle e strisce. Le parole del tedesco risultano essere molto in linea con il presente della Scuderia Ferrari, in lotta per la conquista del titolo Costruttori; mentre Felipe Massa dichiarò: “È stata una gara fantastica, nella quale abbiamo dimostrato che il campionato è tutt’altro che finito” parole che fanno rima con le dichiarazioni di Charles Leclerc dopo aver vinto la gara in Texas la scorsa domenica: “Sono molto contento, ora il nostro obiettivo è il titolo. La strada è lunga, però è un buon inizio per questo trittico di gare”.

Insomma, il Gran Premio degli Stati Uniti del 2006 aveva riacceso le speranze dei Tifosi regalando una magica doppietta portando il pilota brasiliano della Ferrari a dichiarare come il mondiale fosse ben lontano dell’essere chiuso; e proprio, dopo la gara corsa al COTA di questa stagione, dove il cielo si è tinto di Rosso, possiamo affermare che, a cinque gare dal termine del campionato 2024, il sogno del mondiale c’è e le carte favorevoli al gioco ci sono tutte.

La partenza del Gran Premio degli Stati Uniti del 2006, durante il quale Michael Schumacher ha ottenuto il 21° hat trick.
La partenza del Gran Premio degli Stati Uniti del 2006, durante il quale Michael Schumacher ha ottenuto il 21° hat trick.

Il racconto del Gran Premio d’Indianapolis del 2006: vince Michael Schumacher!

Il team del Cavallino Rampante era sbarcato nel Hoosier State con l’obiettivo di ridurre il distacco dalla Renault, dominante in quell’anno e la missione riesce, dopo aver ottenuto la pole position, Michael Schumacher vince il Gran Premio degli Stati Uniti del 2006 portandosi dietro il suo compagno di squadra, Felipe Massa, e conquistando il primo 1-2 Ferrari della stagione.

Si spengono i semafori in quel di Indianapolis e, il pilota brasiliano non perde tempo e va subito ad attaccare il suo compagno di squadra chiarendo immediatamente e inequivocabilmente le sue intenzioni. Nelle retrovie, invece, succede l’impensabile al giorno d’oggi: Montoya causa una terribile carambola nella quale vengono coinvolte sette monoposto, le quali saranno poi costrette al ritiro: le due McLaren di Kimi Raikkonen e Jenson Button, quest’ultimo costretto al ritiro tre giri dopo, ma anche le monoposto di Scott Speed, Franck Montagny, Christian Klien, Mark Webber e Nick Heidfeld. Complessivamente a tagliere il traguardo saranno solamente in nove, dopo il contatto tra Sato e Monteiro in curva 1 e il ritiro di Ralf Schumacher, il quale aveva accusato problemi tecnici alla sua monoposto. Problemi anche per Villeneuve che, dovrà lasciare la sua BMW Sauber con il motore rotto a bordo pista nel corso del 24° giro.

Al 30° giro, Felipe Massa rientra lasciando la leadership della corsa nuovamente a Michael Schumacher che inizia a dominare fino alla bandiera a scacchi, mentre il suo compagno di squadra si ritroverà alle sue spalle seguito da Fisichella, quest’ultimo davanti ad Alonso, Trulli, Alonso e Barrichello. Grande giornata anche per la scuderia Toro Rosso (ex-Alpha Tauri, ed attuale Racing Bulls): il pilota italiano Liuzzi taglia il traguardo in ottava posizione regalando il primo punto della scuderia di Faenza.  

Foto: X.com, Pinterest.

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