Giornata da dimenticare per Carlos Sainz che è andato a muro sia in gara che in qualifica, lo spagnolo fa mea culpa.
Carlos Sainz è andato via dal Brasile con zero punti e due incidenti sul groppone. Il vincitore del Gran Premio del Messico, infatti, ha concluso anzitempo qualifiche e gara andando a sbattere con la sua Ferrari, rispettivamente, nel primo e nel secondo settore.
L’incubo della Rossa, come accaduto già in Canada e a Silverstone è rappresentato dalle basse temperature e dalle condizioni atmosferiche avverse. Tutto ciò si è ripetuto anche in Brasile è a farne le spese è stato proprio Carlos Sainz: sulla sua monoposto, prima della gara, anche il cambio della PU che, però, non ha sortito gli effetti sperati.
Il pilota spagnolo, intervistato al termine della gara, ha descritto in questo modo la sfortunata domenica brasiliana che lo ha visto raccogliere zero punti: “La mia è stata una domenica da dimenticare. Mi dispiace di aver dato al team del lavoro in più in una giornata che era già super lunga e impegnativa. Sul bagnato ho faticato fin da inizio anno a guidare questa vettura e anche oggi non ho avuto le giuste sensazioni. Ho provato comunque a spingere e a prendere dei rischi per recuperare posizioni, ma come è evidente non abbiamo raccolto nulla. È una giornata difficile da buttare giù ma non vedo l’ora di voltare pagina e resettare tutto così da potermi concentrare su Las Vegas”.
Sainz ha, poi, aggiunto: “È vero che ho toccato la linea, ma anche tutti gli altri usavano quella traiettoria e non è mai successo niente. Quindi sì, è un vero peccato che sia andata così. Allo stesso tempo, mi sono trovato davvero a disagio con la macchina, che restituiva un feeling strano sul bagnato. È difficile capire quale sia il motivo, ma quest’anno con la pioggia è sempre stato un po’ un incubo guidare questa monoposto. Non sono mai stato contento sul bagnato e quello di oggi è stato solo un altro esempio. Di solito sono veloce con l’acqua ma stavolta era impossibile e ho avuto due incidenti che non riesco francamente a spiegare granché bene”.
Foto: Scuderia Ferrari