Nel Weekend di Interlagos la Ferrari è riuscita a limitare i danni, perdendo solamente 7 punti dalla McLaren: ma cosa serve alla Ferrari per vincere il Mondiale?
Nel GP del Brasile la Ferrari è riuscita ad arginare i problemi della sua monoposto, perdendo solo 7 punti dai diretti avversari della McLaren in un tracciato che, dalla vigilia fino al sabato dopo la Sprint, sembrava luogo di dominio per il team di Woking. Dominio che si è confermato proprio nelle qualifiche Shootout: 1-2 con Piastri-Norris e 2 decimi e mezzo al primo rivale (Leclerc). La storia si ripete anche nella Sprint Race vera e propria, dove Piastri riesce anche a cedere la posizione a Norris in ottica Mondiale Piloti.
Il tormentato weekend del Brasile ci ha però riservato sorprese: la McLaren partiva complessivamente davanti alla Scuderia di Maranello (primi con Norris e quinti con Piastri rispetto alla sesta posizione di Leclerc e la partenza dalla pit-lane per Sainz), ma dopo la bandiera rossa e la successiva ripartenza da Safety Car Charles Leclerc si trovava davanti ad entrambi i piloti “Papaya” e così ha concluso la gara.
McLaren che, data la sfortuna ed una gestione di gara rivelatasi non efficace, non è riuscita a massimizzare il risultato neanche in questa situazione. Il team inglese si è trovato per gran parte di stagione con la monoposto migliore, ma a causa di errori di strategia e decisioni azzardate non si trova ancora nella posizione di poter esultare già sulla classifica costruttori.
3 gare, 1 Sprint e 36 punti: la rimonta è fattibile?
Per la Ferrari la questione Mondiale si è complicata: ma nonostante i punti di distanza tra i team siano tanti, sono recuperabili nei 3 weekend di gara rimanenti. Sono 147 i punti totali ancora in palio: molti, certo, ma da spartire in piste diverse quali Las Vegas, Losail e Abu Dhabi.
Se il GP di Las Vegas è stato indicato da inizio stagione come potenzialmente favorevole per la rossa, lo stesso discorso non vale per il Qatar e la tappa finale ad Abu Dhabi. I due circuiti del Medio-Oriente sono infatti indicati più come pro-McLaren, con il primo che ha una certa somiglianza con Austin, aspetto che potrebbe far ben sperare i tifosi Ferrari.
Nei restanti Gran Premi servirà una perfetta gestione di ogni momento del weekend, con la Ferrari che se vuole vincere il Costruttori deve fare un’impresa a partire proprio dal GP negli Stati Uniti tra 2 settimane.
A Las Vegas la Ferrari sarà considerata come favorita dai pronostici della vigilia per l’ultima volta della stagione e dovrà di conseguenza sfruttare l’efficienza sul dritto della SF-24 sul circuito più lungo del Mondiale, la strip di Las Vegas.
I punti di distacco sono molti e non sarà difficile per il cavallino colmare questo distacco in 3 gare. Ferrari che, in caso di sconfitta nella lotta iridata, deve recriminarsi per il vuoto di metà stagione, con il doppio “zero” in Canada e le successive gare molto deludenti, fino al ritorno dalla sosta estiva.
Se c’è una Scuderia che può portare a termine l’impresa però, quella è certamente la Ferrari: palla ora a Sainz e Leclerc, i quali dovranno cercare il miracolo con una SF-24 certamente migliore delle sorelle passate.
Foto: Scuderia Ferrari HP